Miracolo d'amore

da | Nov 28, 2018 | Filosofando

Veniamo al mondo con il bisogno di essere amati, ma allo stesso tempo con la grande potenzialità di poter amare. Iniziamo ad amare da quando vediamo la luce e continuiamo fino all'ultimo istante della nostra vita, ma quale fase dell'amore è la più vera? La più intensa? La più pura? Ogni volta che ci innamoriamo viviamo un'esperienza nuova, l'amore ci trasforma, ci cambia, ci fa essere altro da noi e l'età non conta: quando è vero amore siamo veri e puri. Prova ne sono i matrimoni in età matura quando la nuova coppia sente il bisogno di suggellare l'unione e consacrare l'amore, addirittura con matrimoni in chiesa, invitati e viaggio di nozze.

Le esperienze pregresse lasciano un bagaglio importante per non cadere negli stessi errori del passato, ma non scalfiscono la gioia, l'esaltazione che l'innamoramento sa donare. Non impediscono di lasciarsi sopraffare dall'amore. Il periodo della vita in cui innamorarsi diventa però un'esperienza travolgente è l'adolescenza, lo pensano in molti per il fatto che si è inesperti e quindi liberi da un passato che potrebbe ostacolare la libertà di innamorarsi. In realtà ciò che vive un'adolescente è il sogno, l'amore come immaginazione, come perfezione, e allo stesso tempo con struggimento, con sofferenza quando si rende conto delle difficoltà: gli opposti sono presenti ma la dimensione idilliaca prevale. L'adolescenza è il periodo della vita in cui sperimentare il rapporto d'amore con l'animo libero dal pregiudizio, soprattutto quando si vive il primo amore.

È un'esperienza in cui potersi lanciare senza paura e, se da un lato si rischia la delusione nel caso di un incontro sbagliato, dall'altro si possiede l'innocenza del mai vissuto. La forte emozione del grande amore in adolescenza crea il cambiamento: in questo caso il cambiamento è anche il diventare grandi e lontani dall'infanzia. E se a volte il passaggio è difficile, l'amore nel suo farci cambiare crea il miracolo del trasportarci in un nuovo mondo tutto da scoprire, abbracciare e sperimentare. Non credete a chi sostiene che in adolescenza si prova solo un innamoramento effimero che non giunge mai ad essere amore, sono considerazioni di chi affronta con superficialità i moti interiori dei ragazzi che sono solo inesperti e bisognosi di buoni esempi, ma non per questo si possono etichettare come superficiali e immaturi.

Il poeta Jacques Prevert lo aveva bene compreso in una strofa della sua celebre poesia:
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno/Essi sono altrove molto più lontano della notte/Molto più in alto del giorno/Nell’abbagliante splendore del loro primo amore.

Maria Giovanna Farina