Si è conclusa la “Riccione Moda”, importante manifestazione presentata dal filippese Anania, direttore casting il palermitano Giuseppe Messina e in passerella gli stilisti Angela Cannata di Catania e Nadia Sperti di Piazza Armerina. Insomma: tanta Sicilia per parlare di moda. La kermesse, organizzata dalla New Meta Event e svoltasi nell’accogliente Opéra Beach Club, ormai diventato punto di riferimento di importanti eventi, si è chiusa con grande successo. La moda italiana è la più apprezzata nel mondo per la raffinatezza artigianale, per la creatività e possiamo sottolineare per la bellezza. Quando si parla di moda la bellezza e il gusto sono sempre in primo piano; giovani stilisti, artigiani.. per un totale di 1000 presenze si sono affacciati sul palco di “Riccione Moda”. Gli abiti sono stati magnificamente interpretati dalle modelle che hanno sfilato dando vita e risalto agli outfit e a loro stesse con una raffinatezza che ha fatto la differenza. Francesco Anania è stato un perfetto e brillante padrone di casa dando visibilità a tutti con la sua consueta generosità, le coreografie curate con competenza e professionalità da Alfredo Bruno hanno conferito la giusta cornice alla manifestazione.
In passerella gli esclusivi abiti, borse e gioielli de “Le Particulier”, azienda veneta diretta da Roberta Mellone che produce anche abiti da sera; i costumi di “Moniq”, brand ideato da Monica Budai che realizza costumi da bagno unici e particolari da oltre 20 anni; le borse in corda, ecologiche, comode e pratiche mady in Italy di Cotton and Rope, gli abiti originali ed eleganti di “EgoShop”; sulla passerella abbiamo ammirato anche l’”Atelier Blondinette”, un laboratorio artigianale dove si realizzano sogni e si possono commissionare capi su misura; il brand emergente Elnuar nato un’idea di Alice Corti e co-creato con la brand manager Vittoria Ruberto è ispirato al mondo francese e dello spettacolo.
Le emozioni sono continuate con “MUSQ” che è una capsule collection nata a Verona e ideata da Elisa Muraro, prodotta interamente in Italia. Bello il momento firmato da “Ishué”, il megastore per ragazze più giovani che possono trovare l’outfit perfetto per ogni occasione.
Non poteva mancare il brand “Lilium” che con oltre 20 anni di esperienza, offre borse, abbigliamento, calzature e accessori di grandi marchi e non sono mancate le spose di “Miro’” che ha presentato abiti dagli anni 20 ai giorni nostri. Originale e in linea con il bisogno di salvare il pianeta e il nostro passato è l’idea della stilista Angela Cannata di Desenzano del Garda di riciclare abiti da sposa perché raccontare la storia dell’abito da sposa è un viaggio attraverso i secoli. Dall’antica Roma, dove il velo arancione simboleggiava la fortuna, fino alla regina Vittoria, che rese popolare il bianco. Proseguendo il cammino si giunge all’oggi dove rivivere queste epoche significa scegliere un abito vintage che parli di stile e tradizione per portare con sé un pezzo di storia, impreziosito dalla bellezza senza tempo.
Lo spettacolo è stato impreziosito anche dalla comicità di Bicio noto per il programma “La sai l’ultima” e anche la presenza di Daniele Fiamma.
Possiamo concludere affermando che le sfilate hanno creato momenti mozzafiato. Ogni passaggio ha evidenziato quanto la moda sia più di un semplice abito o accessorio: è una forma d’arte che riflette la nostra cultura, i nostri valori e la nostra identità. La moda è arte da valorizzare soprattutto il made in Italy che con la sua fama mondiale rende il nostro Paese un modello unico perché espressone di competenza e ispirazione inimitabili.
Il successo è stato decretato da tutti e i ringraziamenti vanno a i modelli e le modelle, i truccatori, i parrucchieri e tutto il personale dietro le quinte.
Come sempre ci sono ringraziamenti speciali: a Giulia Milani e Giorgia Semprini per aver collaborato con la New Meta Event alla realizzazione dell’evento di moda, a DJ Jerry e a tutti coloro che hanno reso unico “Riccione Moda”.