Revocato il contributo nel matrimonio in età adulta dopo precedenti nozze: legittime le aspettative di maggiore benessere comune ma non di sostegno reciproco. Pesano le proprietà immobiliari di lei
La stretta sull’assegno divorzile comincia a sentirsi anche nella separazione. Il principio dell’autoresponsabilità economica dei coniugi affermato dalla Cassazione con la sentenza 11504/17 pesa sulla revoca del contributo riconosciuto alla donna con il provvedimento presidenziale ex articolo 708 Cpc: le parti sono arrivate al matrimonio in età ormai adulta e se sono legittime aspettative di un maggior benessere comune non lo sono altrettanto quelle di un sostegno reciproco in caso di fallimento dell’unione.
E ciò perché al momento delle nozze i coniugi risultano del autonomi economicamente per professione e patrimonio.
È quanto emerge dall’ordinanza pubblicata dalla sezione famiglia della Corte d’appello di Roma .