Fermiamo le edizioni cartacee di NOIDONNE e consegniamo alla dimensione virtuale la possibilità di continuare un cammino iniziato oltre 72 anni fa… Editoriale dicembre 2016, di Tiziana Bartolini
Fermiamo le edizioni cartacee di NOIDONNE e consegniamo alla dimensione virtuale la possibilità di continuare un cammino iniziato oltre 72 anni fa. Non consideriamo questo un addio, quindi, ma un approdo che ci consente di esplorare nuovi territori contando sul sostegno delle lettrici fedeli e sulla possibilità di incontrarne di nuove.
Siamo convinte, infatti, che questo giornale abbia un futuro che va immaginato a partire dai traguardi raggiunti e che lo hanno inserito pienamente nel presente, accettando l’incalzare della tecnologia e la sfida dell’innovazione nei linguaggi e nei contenuti.
NOIDONNE è già pronto per costruire il suo domani, è disponibile ad accogliere le sollecitazioni e ad interpretare la complessità che ci riguarda come donne. Il settimanale on line NOIDONNE WEEK esce regolarmente da anni, siamo sui social e presto rinnoveremo il sito e avvieremo la digitalizzazione dell’archivio storico. Ci attende un lavoro impegnativo che richiede impegno e risorse. Ti invitiamo quindi ad essere ancora con noi per condividere una bella storia scritta dalle donne. Pensiamo che sia significativo il fatto che ci troviamo a voltare pagina proprio mentre Hillary Clinton perde le elezioni. La sua sconfitta, che ci colpisce tutte profondamente, è di portata storica e va esaminata negli aspetti più oscuri e nelle sue molteplici sfaccettature anche come sconfitta di una interpretazione del femminile che non ha avuto successo. Eppure le donne devono essere parte attiva degli imponenti cambiamenti cui assistiamo visto che la posta in gioco è la costruzione di un nuovo ordine mondiale economico e civile.
In questo contesto anche il sistema dell’informazione sta cambiando profondamente e il NOIDONNE che si è ricostruito un varco nel terzo millennio – riprendendo nel 2000 le pubblicazioni dopo ‘la grande scrisi’ degli anni ‘90 – termina le edizioni cartacee con la soddisfazione di aver aggiunto un pezzo consistente ad una lunga storia iniziata nel 1944.
Non nascondiamo il dolore di una scelta pesante ma non più rinviabile e per congedarci ‘dalla carta’ con tutto l’orgoglio che merita il nostro giornale ripubblichiamo gli inserti usciti nei mesi del 2014 per i settanta anni del giornale: una cavalcata attraverso le straordinarie esperienze, le dure lotte e le indimenticabili protagoniste che hanno fatto la storia delle donne e della democrazia del nostro paese. In questo numero gli anni più recenti li raccontano Nadia Angelucci e Elena Ribet, socie della Cooperativa Libera Stampa, editrice di NOIDONNE. Un commiato lo firma, Giancarla Codrignani, socia che da anni scrive ed è autorevole punto di riferimento. Costanza Fanelli, attualmente presidente della cooperativa, e che a lungo ha ricoperto lo stesso ruolo in anni passati, scrive alcune riflessioni. Da noi tutte un ringraziamento va a Isa Ferraguti, presidente che l’ha preceduta in anni difficili.
E la sottoscritta?.. Ho avuto l’onore di pilotare una piccola e fragile imbarcazione con un nobile passato e un presente incerto. L’ho fatto cercando di compensare con l’entusiasmo e la fantasia la perenne assenza di risorse economiche nell’intento di non disperdere una storia di donne meravigliosa ed unica. E l’ho fatto – in tutta onestà e libera da pregiudizi – con generosità e professionalità, con rigore e amore, accogliendo idee e persone. Uno stile che ha permesso al giornale di guardare oltre vecchi attriti, mai sopiti, che lo hanno attraversato in passato. Un approccio che ci permette di fermarci, adesso, senza debiti e – lo sottolineo con orgoglio – senza flessioni nelle vendite e negli abbonamenti.
Questo lungo tratto di strada, dal 2000 ad oggi, è stato possibile percorrerlo grazie a tante amiche fedeli e sincere che hanno contribuito in vario modo avendo in cambio “solo” la gioia di far viaggiare parole e pensieri di donna, di offrire spazi ad altri sguardi e notizie. Le ringrazio e le abbraccio calorosamente una ad una e mi spiace non poterle citare tutte. I loro nomi firmano, numero dopo numero, agli articoli che ci hanno regalato. Innumerevoli e preziosissimi, poi, i contributi che non sono rintracciabili nel giornale ma senza i quali tutto sarebbe stato più difficile se non impossibile. Prima di tutto le diffonditrici che non ci sono più e che ricordiamo con immenso affetto: Anna Lizzi Custodi e Anna Marciano. Ringraziamo Vanna Zanini e Maria Del Re, che vendono il giornale nei loro quartieri, e Grazia Giurato per una generosità spesso rinnovata. Ci sono poi tanti e tanti gruppi che hanno costantemente contribuito alla diffusione straordinaria dell’8 marzo, a partire da molte realtà dell’Udi per arrivare ai gruppi dello Spi, della Cgil, dell’Auser e di tante altre associazioni e gruppi di tutte le regioni. È doveroso in questa circostanza dare un riconoscimento all’apporto di due uomini senza i quali NOIDONNE non avrebbe avuto questi 16 anni di vita: Roberto Rossi, che ha stampato dal 2000 al 2005, e Rinaldo, che da oltre 12 anni gestisce da volontario e con certosina meticolosità le complesse incombenze amministrative, noiose ma indispensabili per il funzionamento di un’impresa.
Ci aspetta un grande lavoro che non si profila meno difficile soprattutto per la sostenibilità economica. Ma è un lavoro che contiamo di fare insieme a te e con tante altre donne. Quelle da sempre affezionate a questo giornale e le tante – soprattutto giovani – che contiamo di avvicinare perché dalla nostra abbiamo un’arma formidabile: la consapevolezza di una comunanza di sentimenti che va coltivata. Il sito www.noidonne.org sarà il nostro luogo di incontro e di elaborazione. Ci troverai lì per condividere il piacere di un’informazione originale e all’insegna della ricerca.