Appello da rifare perché fin dall’incidente probatorio nella valutazione sull’idoneità a testimoniare il consulente ha escluso che la bambina potesse recuperare in tempi brevi la percezione dei fatti – Sentenza 22 giugno 2015
Tutto da rifare. Si deve celebrare un nuovo processo d’appello a carico dell’uomo accusato di abusi sessuali su di una bambina di sei anni. E ciò perché fin dall’incidente probatorio il perito ha stabilito che fosse solo parziale l’idoneità della minore a ricordare i fatti incriminati e che difficilmente ne avrebbe recuperato la percezione in tempi brevi. L
a condanna va dunque annullata laddove inflitta sulla combinazione fra l’attendibilità iniziale della bambina e di sua madre, ciò che si scontra con il giudizio di incapacità a testimoniare, per quanto parziale, riconducibile alla perizia fin dalle indagini preliminari. È quanto emerge dalla sentenza 26195/15, pubblicata il 22 giugno dalla terza sezione penale della Cassazione.