Per la prima volta dopo la stretta della sentenza 11504/17 la Suprema corte riconosce il diritto della richiedente rilevando il persistere del vincolo nonostante l’autoresponsabilità economica dei coniugi
Dalla Cassazione primo sì all’assegno divorzile dopo la stretta introdotta dalla sentenza 11504/17, che ha mandato in soffitta il criterio del tenore di vita goduto in costanza di matrimonio per stabilire se il coniuge richiedente ha diritto al contributo economico a carico dell’altro.
Si apre una crepa nel (finora) granitico orientamento giurisprudenza di legittimità inaugurato a maggio? Chissà. Certo è che nella specie la solidarietà fra coniugi sopravvive dopo la cessazione degli effetti civili del matrimonio perché la signora ha oltrepassato il traguardo dei sessantacinque anni e la sua pensione è modesta.
È quanto emerge dall’ordinanza 28994/17, pubblicata il 5 dicembre dalla sesta sezione civile della Suprema corte.