Nonostante l’off limits da casa il marito può ottenere di tornarci per il diritto di visita ai figli

da | Ago 29, 2014 | Anno 2014

Il giudice ben può “graduare” la misura dell’allontanamento. Non serve il carcere per garantire le esigenze cautelari per l’indagato ex articolo 572 Cp, che adesso lavora e può mantenere i congiunti – Sentenza del 28 agosto 2014

Non sempre il carcere è la risposta per garantire le esigenze cautelari, anzi dovrebbe essere l’extrema ratio anche nel caso in cui il marito violento è indagato per maltrattamenti in famiglia.

Il giudice, infatti, può non solo disporre l’allontanamento dalla casa familiare, modificato da ultimo dal dl antifemminicidio 93/2013, ma anche dare contenuto alla misura coercitiva con specifiche prescrizioni, ad esempio riconoscendo all’indagato il diritto di visita ai minori nell’abitazione solitamente off limits, il tutto per assicurare le esigenze educative.

E non può comunque essere ignorata la resipiscenza dell’uomo finito sotto inchiesta, che ha trovato un lavoro e si dichiara disponibile a tornare a mantenere la famiglia. È quanto emerge dalla sentenza 36392/14, pubblicata il 28 agosto dalla sesta sezione penale della Cassazione.