Occorre fare svelto: ecco dove modernizzare l'Italia a partire dalla Lombardia – Se riparte la Lombardia, riparte l'Italia

da | Feb 8, 2022 | Territorio

di Isa Maggi

 

 

L’agenda del Governo per il 2022 è compilata sui 45 obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza che devono essere realizzati entro il 30 giugno.

La sfida è difficile perché per realizzare gli investimenti bisogna fare bandi, coinvolgere enti locali, soggetti privati e il sistema delle imprese.

Ecco gli investimenti da realizzare e i Ministeri coinvolti.

Transizione ecologica

Il Mite è il ministero con più obiettivi da centrare, sono 13. Il ministero della Transizione ecologica sta definendo la Strategia per lo sviluppo sostenibile, la strategia per l’economia circolare,la riforma che definirà il programma nazionale per la gestione dei rifiuti e le misure per garantire la piena capacità dei servizi idrici integrati e quelle per promuovere la competitività dell’idrogeno. Inoltre, dovrà semplificare le procedure per gli interventi di efficienza energetica degli edifici e l’attuazione di quelli contro il dissesto idrogeologico. Si occuperà anche della «rinaturazione dell’area del Po», per riqualificare l’ecosistema fluviale.

Salute

Entro giugno sarà emanato il decreto che riforma l'organizzazione dell'assistenza sanitaria, oltre al contratto per l'ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero. Altre priorità sono: lo sviluppo della telemedicina, il rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e le sue strutture, come gli Ospedali di comunità. Sul fronte sanitario arriveranno 20 miliardi, che serviranno soprattutto per migliorare l'assistenza territoriale e per l'innovazione tecnologica degli ospedali. Ma i tempi sono stretti: entro fine mese le Regioni devono presentare i piani operativi.

Istruzione

Il ministero guidato da Patrizio Bianchi dovrà mettere a punto la riforma del reclutamento dei docenti e implementare quella della carriera degli insegnanti. Dovrà inoltre adottare il piano Scuola 4.0 per portare la transizione digitale nelle scuole. Per quanto riguarda l’Università, il Ministero sta lavorando ai decreti che semplificheranno ricerca e sviluppo. Le risorse totali sull'istruzione sono 17,59 miliardi, di cui 12,1 in infrastrutture e 5,4 per le competenze. Il ministero ha già chiuso bandi per 5,2 miliardi: 3 su asili nido e scuole dell'infanzia, il resto per mense, palestre, nuovi edifici e la messa in sicurezza degli esistenti. In gioco c'è la messa a punto per la revisione del reclutamento dei docenti perché entro giugno entri in vigore la riforma della carriera degli insegnanti. Si dovrà adottare il piano Scuola 4.0 in vista della transizione digitale anche nel sistema scolastico.

Giustizia

I fondi in arrivo al ministero della Giustizia sono 2,3 miliardi. Ma ci sono precise condizioni: tempi più brevi del 25% per i processi penali, del 40% nel civile, entro 4 anni. Si lavora sui decreti attuativi, che potrebbero essere approvati dopo l'autunno. In arrivo a breve invece la prima tranche di 16.500 assunzioni, fondamentali per portare a termine le riforme richieste.

Pubblico impiego

L'obiettivo da raggiungere entro il 30 giugno è la legislazione attuativa della riforma del pubblico impiego e dei concorsi pubblici. Ma il grosso tema è l'attuazione delle norme legate alla concretizzazione del Pnrr, dal momento che proprio dalla Pubblica amministrazione dipende l'attuazione del Piano di ripresa e resilienza: vanno attuate quelle sullo snellimento dei concorsi e sul nuovo ordinamento del pubblico impiego. Oltre all'istituzione dell'area delle elevate professionalità prevista dal Pnrr, cioè i quadri della Pubblica amministrazione.

Turismo

In arrivo ci sono tre miliardi di euro, per il rilancio dei borghi storici abbandonati, l'efficientamento energetico di cinema, teatri e musei, il restauro dell'architettura rurale, la cura di parchi e giardini storici, la messa in sicurezza sismica delle opere, il progetto Caput Mundi per il Giubileo 2025.

Digitale

Il ministero dell'Innovazione ha l'obiettivo di aggiudicare le cinque gare per la Banda ultra larga, del valore di 6,7 miliardi. Il primo bando, per la fibra nelle isole minori, è andato deserto per le penali troppo forti alle imprese installatrici della fibra. Stanno lavorando a un nuovo bando, quello che allaccerà alla fibra 7 milioni di case ancora non raggiunte, 10mila scuole, 12mila tra ospedali e ambulatori. A breve si attende l'ultimo bando, quello per le reti 5G. Quindi, in sintesi, sono 5 i bandi da lanciare: quelli per “Italia1Giga”, scuola e sanità digitale sono già in corso, quello per le isole minori è stato riscritto e uscirà nelle prossime settimane così come il bando per il 5G.

Periferie e riqualificazione urbana

Per il ministero dell'Interno la prima scadenza è il 7 marzo, quando le città metropolitane sono tenute a presentare i progetti dei piani urbani integrati per i 13 miliardi a disposizione. In gioco ci sono gli interventi di recupero delle periferie e la riqualificazione urbana.

Tesoro

Riforma della spending review e delle procedure di contrasto a evasione ed elusione fiscale sono gli obiettivi da mettere in campo per il ministero dell'Economia.

Cultura

Sono 5 gli obiettivi per il dicastero che dovrà assegnare 3 miliardi di euro. Dall’efficientamento energetico di cinema, teatri e musei (per i quali ci sono 300 milioni di euro), al rilancio dei borghi storici abbandonati (un miliardo di euro), dall’architettura rurale da restaurare (con 600 milioni di euro), alla cura di parchi e giardini (con 190 milioni di euro), fino alla messa in sicurezza sismica e ricovero delle opere d’arte sfollate (800 milioni di euro).

Sviluppo economico

Il Mise dovrà impegnarsi su 6 obiettivi. Si tratta principalmente di assegnare risorse: 750 milioni di euro per sostenere progetti per le filiere industriali strategiche (come alimentare, design, moda, automotive). Un miliardo per il fotovoltaico, l’eolico e le batterie. Poi 250 milioni per start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica e altri 300 dedicati solo a start up innovative. Infine, 1,5 miliardi andranno ai grandi progetti di comune interesse europeo (Ipcei).Oltre alle misure sull’imprenditoria femminile per 400 milioni di euro in collaborazione con la Ministra Elena Bonetti..

Lavoro

Entro giugno si aspetta l’entrata in vigore di un decreto che aiuterà a combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura, anche mappando gli insediamenti abusivi.. Entro giugno il ministro dovrà assegnare le risorse per i piani di recupero. Diversi gli obiettivi sul fronte sociale, in prima linea i percorsi di autonomia da approntare per le persone vulnerabili. Presto saranno quindi pubblicati gli avvisi per gli operatori. Progetti in vista anche per le persone senza fissa dimora.