Osserva e stupisciti!

da | Lug 22, 2018 | Filosofando

Che meraviglia! È il nostro commento difronte a certi paesaggi mozzafiato mentre rimaniamo a bocca aperta.
Il nord della verde penisola della Calcidia (siamo nella Grecia settentrionale tra il golfo di Salonicco e il golfo di Orfànion) è una deliziosa zona collinare poco visitata da quei turisti che raggiungono la Grecia per godersi solo il mare. A nord-est di questa zona (siamo al confine con la Macedonia) sorge il villaggio di Stagira dove nacque Aristotele (384-322): in cima alla collina poco fuori il villaggio si erge una enorme statua di marmo bianco rappresentante il filosofo, da lì si possono ammirare panorami stupendi della campagna circostante. Aristotele fu il primo filosofo ad occuparsi scientificamente della natura e degli organismi viventi.

Fu uno filosofo dedito alla scienza più che alla speculazione: per dodici anni studiò la natura e gli animali, classificò i viventi in una scala gerarchica dal più semplice al più complesso fino all’uomo lasciando numerose testimonianze scritte. Era il filosofo della praticità e per questa ragione è vicino al nostro modo di intendere la filosofia. Nello studio della natura e degli animali credeva di trovare la finalità della vita. Nella sua opera Metafisica c'è una considerazione interessante “Gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia”. Quindi la meraviglia è un punto di partenza per la ricerca filosofica, di conseguenza chi si meraviglia e si interroga è filosofo.

Non è sufficiente però meravigliarsi e rimanere a bocca aperta per considerarsi filosofi, è indispensabile proseguire e dopo la meraviglia porsi delle domande di fronte, ad esempio, ad uno spettacolo della natura. Credo che non a caso la statua di Aristotele sia stata posta in posizione dominante rispetto alla campagna sottostante: chi ha studiato la natura si è meravigliato e da lì è partito. Ricordiamo che la meraviglia è di chi possiede un animo puro, questa condizione favorisce quel sano stupore che precede la ricerca di sé.

Maria Giovanna Farina – Riproduzione riservata