Noi donne della generazione di AvaEva abbiamo lottato e contribuito ai cambiamenti avvenuti nella situazione politica, sociale e culturale delle donne negli ultimi decenni. Oggi sappiamo che ogni più piccola conquista va difesa con determinazione, perché nulla è scontato, e molto è ancora da ottenere.
Condividiamo perciò le rivendicazioni dell’APPELLO PER UNO SCIOPERO FEMMINISTA E DELLE DONNE, sottolineando alcuni temi che ci coinvolgono più direttamente. Scarica il volantino
Partecipiamo attivamente allo sciopero del 14 giugno 2019
perché vogliamo delle rendite che permettano di vivere dignitosamente senza aumentare l’età di pensionamento.
perché vogliamo che il lavoro domestico, educativo e di cura siano riconosciuti e condivisi.
perché rivendichiamo la libertà delle nostre scelte per quel che riguarda sia la sessualità e l’identità di genere, sia il nostro aspetto e il nostro stile di vita, a tutte le età.
perché vogliamo una presa a carico rispettosa dei bisogni e della dignità di chi si trova in situazioni di dipendenza, in particolare in ambito istituzionale.
perché vogliamo un approccio alla salute e alla malattia che tenga conto del genere sia nella ricerca sia nella formazione del personale sanitario.
perché viviamo in una società che veicola rappresentazioni stereotipate della “donna” a tutte le età.
Per informazioni sulle molte attività che si stanno organizzando in tutto il cantone, consultate sul nostro sito i seguenti link che vengono regolarmente aggiornati:
nateil14giugno.ch
Mappa dello sciopero
www.14giugno.ch
Noi saremo presenti con il nostro volantino, le nostre magliette e altro materiale dalle 11 alle 14 ai “pranzi in piazza” a Lugano (Piazza Riforma), Mendrisio (Piazza La Filanda) e Locarno (Spazio Elle – Piazza Pedrazzini e altri luoghi) e dalle 11 e per tutto il pomeriggio con una bancarella alla Cittadella della parità a Bellinzona (Piazza Governo), dove si potranno acquistare le magliette di AvaEva bianche o nere al prezzo di fr. 15.-. Sarà inoltre possibile conoscere meglio le attività dell’Associazione AvaEva e consultare i materiali informativi. Poi tutte alla grande manifestazione unitaria delle 17 a Bellinzona.
Raggiungeteci e contattateci: Mendrisio: Patrizia (negripat@libero.it); Lugano: Anita e Valentina (anita.avaeva@gmail.com; v.pallucca@avaeva.ch); Bellinzona: Raquel e Patrizia (patriziatami@gmail.com; raq_g@yahoo.com); Locarno: Norma (norma@avaeva.ch).
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Il Movimento AvaEva è un’associazione che promuove reti di
contatto per le donne della generazione delle nonne e dà una voce ai temi che le concernono.
AvaEva tende verso il consolidamento e il rafforzamento della generazione delle nonne nella società rispetto:
♣ alla valorizzazione delle sue competenze ed esperienze a favore della collettività
♣ alla presa in conto di esigenze specifiche della generazione di donne della terza e quarta età
♣ allo sviluppo di una società basata sulla solidarietà tra generazioni e proficui scambi intergenerazionali
Il Movimento AvaEva promuove e sostiene progetti diversificati, autogestiti da gruppi di donne della generazione delle nonne. Unendosi e rafforzando le loro competenze, le donne di AvaEva riflettono su un’altra vecchiaia, elaborando idee su come mantenere e migliorare la qualità di vita in età avanzata e sviluppano contributi per chi verrà dopo di loro.
Desideri aderire?
Il contributo sociale annuale di fr. 40 ti consente di partecipare alle decisioni dell’associazione oltre a beneficiare di agevolazioni sul costo degli eventi.
Contatta la coordinatrice: Norma Bargetzi-Horisberger
Via Selva 27 ï‚§ï€ 6990 Cassina d’Agno 079 352 98 89 ï‚§ï€ norma@avaeva.ch
Sciopero delle donne – 14 giugno 2019
La volontà di cambiare il mondo non ha età
Noi donne della generazione di AvaEva abbiamo lottato e contribuito ai cambiamenti avvenuti nella situazione politica, sociale e culturale delle donne negli ultimi decenni. Oggi sappiamo che ogni più piccola conquista va difesa con determinazione, perché nulla è scontato, e che molto è ancora da ottenere.
Condividiamo perciò le rivendicazioni dell’ APPELLO PER UNO SCIOPERO FEMMINISTA E DELLE DONNE. Alcuni temi ci
coinvolgono più da vicino.
Partecipiamo attivamente allo sciopero del 14 giugno 2019:
* Perché vogliamo delle rendite che permettano di vivere dignitosamente senza aumentare l’età di pensionamento.
Il sistema pensionistico è direttamente correlato alle condizioni di lavoro delle donne (salari inferiori, tempi parziali, interruzioni legate alla maternità) e considera solo minimamente i compiti educativi. La disoccupazione, la precarietà e la povertà hanno spesso un volto femminile, in particolare per le donne meno giovani. Poiché subiamo delle discriminazioni durante tutta la nostra vita attiva, ci opponiamo all’innalzamento dell’età di pensionamento delle donne e rivendichiamo rendite che permettano di vivere in modo finanziariamente autonomo.
* Perché vogliamo che il lavoro domestico, educativo e di cura siano riconosciuti e condivisi.
Il lavoro domestico, educativo e di cura, svolto principalmente dalle donne, ha un grande valore ed è indispensabile al funzionamento dell’economia e della società, ma è spesso svalorizzato al punto di diventare invisibile. Il contributo di nonni e nonne è fondamentale per molte famiglie. E non si tratta di un apporto solo affettivo: in Svizzera si stima che se fosse monetizzato varrebbe 2 miliardi di franchi. La carenza e i costi elevati delle strutture di accoglienza dei bambini e delle bambine rendono indispensabile questo lavoro di cura.
Rivendichiamo un maggiore riconoscimento del lavoro che svolgono le donne della generazione di AvaEva in favore di nipoti, genitori, coniugi e altre persone bisognose di accudimento.
Ci opponiamo alle politiche di tagli nei finanziamenti nel settore sociale. Vogliamo lo sviluppo di servizi pubblici di qualità e meno onerosi. Vogliamo migliori condizioni di lavoro per le donne attive nel campo della cura, sia nelle strutture pubbliche e private sia a domicilio.
Siamo solidali con le donne straniere che si occupano delle persone anziane in qualità di badanti, a volte in situazioni contrattuali molto precarie.
* Perché rivendichiamo la libertà delle nostre scelte per quel che riguarda sia la sessualità e l’identità di genere, sia il nostro aspetto e il nostro stile di vita, a tutte le età.
La sessualità femminile è ancora poco conosciuta o strumentalizza- ta, è oggetto di stereotipi e tabù e considerata quasi inesistente nelle donne della nostra generazione. A tutte le età l’eterosessualità è considerata come l’unica norma e ciò è all’origine della stigmatizzazione di altre forme di sessualità e di disparità in termini di diritti.
Il nostro corpo ci appartiene: esigiamo di essere rispettate, rifiutiamo le imposizioni di ogni tipo nel modo di presentarci e di vestirci, dominate dal culto della magrezza e della giovinezza.
* Perchè vogliamo una presa a carico rispettosa dei bisogni e della dignità di chi si trova in situazioni di dipendenza, in particolare in ambito istituzionale.
I maltrattamenti e la violenza non sono fenomeni che riguardano solo le donne giovani. Vogliamo che questo tema sia integrato nella formazione di base e continua del personale che opera a contatto con persone anziane e vulnerabili.
* Perché vogliamo un approccio alla salute e alla malattia che tenga conto del genere sia nella ricerca sia nella formazione del personale sanitario.
40 anni di ricerche epidemiologiche hanno messo in luce l’importanza del genere nei determinanti della salute. Vogliamo che questi temi siano approfonditi per quanto riguarda la diagnosi e l’approccio terapeutico e farmacologico.
* Perché viviamo in una società che veicola rappresenta- zioni stereotipate della “donna” a tutte le età.
Se il sessismo e gli stereotipi caratterizzano molte immagini delle donne nei media, nei film, nei libri scolastici e per la prima infanzia, le donne anziane e vecchie sono rappresentate in modo contradditorio: o secondo modelli tradizionali superati o come donne con un aspetto giovanile, un corpo ben curato e un viso con poche rughe, nuovo target di numerose campagne pubblicitarie.