Penelope e Ulisse

da | Mag 21, 2025 | Lei e Lui

Premessa

Penelope e Ulisse sono i grandi protagonisti dell’Odissea, uno dei grandi poemi omerici che racconta “ le vicende riguardanti l’eroe Odisseo (o Ulisse, con il nome latino), dopo la fine della Guerra di Troia, narrata nell’Iliade”.

La coppia:

Penelope è la moglie di Ulisse, di cui attende ritorno dalla guerra per ben 20 lunghi  anni. Resterà fedele al marito senza cedere ai pretendenti che la circondano nella speranza di rivederlo vivo.
Ulisse è’ l’ eroe greco, forte e coraggioso, che, dopo la fine della guerra di Troia, cerca di tornare verso la sua patria Itaca, dalla moglie e dal figlio.
La loro storia incarna un amore che li spingerà a ritrovarsi, a sopportare i sacrifici richiesti dalle circostanze, un’unione che suggerisce un messaggio di forza e di lealtà, pur nelle differenze comportamentali. Penelope resterà, al contrario di Ulisse, sempre a lui fedele nel pensiero e nel corpo.

Penelope

Meglio conosciuta come la moglie “di…” Penelope rappresenta in realtà quasi tutti gli stereotipi femminili e il loro contrario.

Il suo matrimonio non è frutto di una libera scelta ma, secondo due versioni fu offerta dal padre Tindaro,  come ricompensa o  come premio, ad Ulisse. Non è dunque dato di sapere con precisione se fosse anche scoccata la scintilla dell’innamoramento e certo che poco contava in quelle regole. A prescindere da esse comunque la coppia resisterà al tempo e alla lontananza come esempio di un solido legame coniugale.
Non sapremo mai, ammesso che ci fossero realtà da svelare, se Penelope amò Ulisse ma di certo ne condivise la vita, le sventure, le rivincite senza mai tentennare.

Come ce la racconta Omero: grande nella sua resistenza, nella solitudine, in una sorta di vedovanza in attesa di un marito di cui non ha notizie, sottoposta alle pressioni dei Proci, giovani aspiranti al trono che vogliono impalmarla per dividerne l’eredità del regno.

Penelope sa che non potrà resistere ancora. Sarà l’arguzia ad aiutarla. Proporrà un patto ai pretendenti: sceglierà lo sposo al termine della tessitura di una tela. Un modo per prendere ancora tempo rivelandosi una sapiente artigiana della tessitura ma anche un’abile imprenditrice della sua vita. Il progetto sarà quello di tessere la tela di giorno e di disfarla di notte. Avanti e indietro, indietro e avanti,  uno stratagemma che aiuterà il destino suo e di Ulisse.

Ma perché Penelope attende per 20 anni il suo uomo? Per amore? Per proteggere il giovane figlio e l’anziano suocero ormai infermo? Il suo corpo? La sua vita?
Il sacrificio, la pazienza, la resistenza, la lealtà e una fedeltà incrollabile ,la conservazione dell’unità familiare sono certo i valori principali che emergono da questa donna eppure il racconto omerico, capovolge il ruolo di sottomissione della donna agli eventi, agli imprevisti, al fato, alle circostanze, agli obblighi, alla prevaricazione. Lottando contro un’apparente destino, trovando la forza e le idee per combatterlo, capovolgendolo con le sole proprie forze. E il destino, e Omero, le renderanno omaggio per sempre.

Ulisse

Nonostante che il filo conduttore dell’Odissea racconti Ulisse come un uomo alla disperata ricerca di tornare alla sua Itaca, attraverso tante peripezie, tanti nemici, quest’uomo valoroso, bellicoso, coraggioso, speranzoso, mai arrendevole, non sfuggirà ai piaceri del corpo. Sarà infedele Ulisse, per necessità e desiderio. E la moglie, per quanto amata, non sarà mai al centro unico dei suoi pensieri. Penelope è il ricordo, rappresenta l’insieme di ciò che ha perduto, insieme al figlio, al padre, agli amici, il regno, la terra dei padri. Tutto ciò per cui combatte e rivendica, alla ricerca di una vendetta.

Insieme

Dopo 20 anni Penelope e Ulisse si riabbracceranno.
In una storia moderna verrebbe da pensare a quante cose possano essere cambiate in entrambi e quali le aspettative chiuse nei loro cuori.
Invece Omero non fa che mettere in evidenza, ancora una volta, il legame immutato tra i due.

Nonostante l’incredulità iniziale Penelope gli corre incontro piangendo buttandogli le braccia al collo, lo bacia in viso e gli prende le mani, come aveva desiderato fare durante gli anni di lontananza ed entrambi saranno preda di un pianto liberatorio.

Infine una donna forte e un uomo debole, con il permesso di Omero.