Siamo noi, consapevoli di ciò che sta accadendo nel mondo che lo rende invisibile nei progetti umani a media e lunga distanza. C’è incertezza, anzi, per meglio dire, c’è tanta insicurezza, fragilità, confusione e consapevolezza di ciò che avremmo voluto essere e non siamo. Un mondo di pace che non riusciamo a costruire, soprattutto a causa delle guerre fratricide, ma anche per questa nostra società così violenta, aggressiva, fautrice del male. E poi c’è Gaza, la Palestina e Israele che distrugge, uccide bambini, vecchi, donne e uomini, realizzando un vero e proprio genocidio. Il valore della vita non conta più nulla al cospetto dell’ira del più forte e prepotente, capace di fermare e talora uccidere anche coloro i quali desiderano portare aiuti umanitari.
Il mondo si sta ribellando a questa prepotenza, a questa ingiustizia, ed è legittimo manifestare senza sussulti di violenza, con quel grido di pace che unisce, che ci rende unici e partecipi nel concorrere a liberare il bene dal male.
“Se i potenti della terra capissero cosa significa lottare per la vita, credo che non avrebbero il coraggio di fare la guerra” – Sammy Basso – E’ uno dei tanti principi umani che Sammy Basso ci ha lasciato in eredità; e chissà perché “vita” significa anche non capire di correggere gli errori commessi, che la storia dell’umanità rievoca in modo cruento fin dalla sua genesi.
“Non fatevi rubare la speranza” diceva Papa Francesco. Ma quanta forza interiore ci vuole, Dio mio, nel credere che prima o poi questo mondo capisca che l’unica strada da seguire è la via dell’amore e del rispetto tra i popoli.
Salvino Cavallaro

