di Isa Maggi Stati generali delle Donne
Con il PNRR ammontano a 66,4 miliardi le risorse destinate agli enti territoriali, si tratta di quasi il 35% dei 191,5 miliardi messi a disposizione dall'Unione Europea al nostro Paese.
Come Stati generali delle Donne stiamo supportando i Comuni delle Città delle Donne.
I Sindaci e le Sindache saranno chiamati/e a giocare un ruolo importantissimo, visto che di questi 66,4 ne dovranno “gestire” ben 40 miliardi.Ma con il personale ridotto e a volte non preparato per fare progetti strutturati sarà un’impresa spendere bene e nei tempi previsti tutte le risorse a disposizione.
Il PNRR si compone di 6 missioni e ad eccezione della Missione 6, dedicata alla “salute”, e della Missione 3, relativa alle “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”, gli enti territoriali saranno chiamati a intervenire in tutti gli altri 4 ambiti.
Importante il ruolo dei Comuni nella realizzazione delle Missioni 5 “Inclusione e coesione” e Missione 4 “Istruzione e Ricerca” impiegando rispettivamente oltre la metà (57,5%) e quasi un terzo (31,6%) delle risorse del PNRR per quelle specifiche Missioni.
La Missione 5 “Inclusione e coesione” destina risorse per l'attuazione di politiche per il lavoro, e per il territorio ed è proprio sotto quest'ultimo aspetto che gli enti territoriali sono chiamati ad intervenire.
La Missione 4 mira a rafforzare l’Istruzione e la ricerca quali basilari condizioni per garantire lo sviluppo di un sistema economico, interviene sull’intero ciclo di formazione sino ad arrivare all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. In questo contesto ai Comuni è dato il compito di potenziare l'offerta dei primi gradi istruzione (asili nido, scuole d’infanzia) sia intervenendo sulle infrastrutture (edifici scolastici e strutture sportive) che sulla qualità del servizio, in questo senso va letto l’estensione del tempo pieno e il maggior utilizzo delle mense.
I Comuni e gli altri enti parteciperanno come soggetti attuatori ai bandi al fine di effettuare interventi di rigenerazione urbana e social housing e di rafforzare il ruolo dei servizi sociali territoriali a favore dei cittadini e delle cittadine, tutelando i soggetti in difficoltà, promuovendo lo sport quale strumento di “inclusione” sociale, supportando la strategia nazionale a favore delle aree interne, valorizzando i beni confiscati alle mafie.
Una grande opportunità che vedrà i Comuni mettere in campo le proprie conoscenze e professionalità proprio nelle materie di loro competenza.
Ma attenzione, le risorse arriveranno solo a condizione che siano rispettati numerosi traguardi e obiettivi, in tutto ve ne sono 527. Diventa quindi prioritario che le Amministrazioni comunali siano lasciate lavorare e si creino le migliori condizioni per portare a termine i propri compiti, riducendo gli adempimenti burocratici. Il PNRR costituisce un'opportunità strategica di semplificazione e di efficienza ed è perciò necessario investire sulla sussidiarietà e non sul centralismo. Occorre puntare sulla professionalizzazione delle risorse interne, creare delle strutture di supporto, semplificare gli adempimenti attraverso la digitalizzazione delle procedure e investire nella capacità del territorio di individuare e perseguire le soluzioni ottimali.