Prendi il sesso con filosofia

da | Giu 12, 2010 | Filosofando

Prendi il sesso con filosofia 

Prendere la vita con filosofia non vuol dire lasciarsi scivolare addosso ogni forma di prevaricazione o sopportare le avversità senza lamentarsi, non vuol dire neppure avere quel distacco scanzonato dalle cose importanti della vita. Prendere la vita con filosofia vuol dire innanzi tutto interrogarsi per trovare risposte. E allora dinnanzi ad una affermazione come “Prendi il sesso con filosofia”, come può porsi una donna aspirante filosofa? Con questa frase mi voglio riferire alla componente sessuale dell’individuo che va ri-cercata, espressa e amata come parte integrante di se stessi. Un lembo che non si può staccare dal tutto che costituisce la persona nel suo insieme. Spesso i problemi sessuali nascono da un’educazione inidonea e da un tentativo deleterio di voler staccare, nascondere e a volte negare l’impulso sessuale che ha bisogno di manifestarsi senza falsi pudori. Questo discorso desidera far giungere ad una visione olistica della sessualità. La visione olistica, specifica del filosofo, ritiene la sessualità come una parte imprescindibile del tutto che costituisce l’individuo che siamo, ogni parte di noi è imprescindibile per l’armonico funzionamento del tutto. Non si dovrebbe considerare il corpo umano come un insieme di parti, ma come un tutto intero dove ogni parte collabora per il funzionamento dell’intero: si può vivere senza una mano, ma con due si vive meglio. Allo stesso modo si può vivere anche senza esprimere la sessualità, ma a parte particolari circostanze, si vive meglio lasciando vivere la parte sessuale del noi-come-invividui nella relazione. Come? Impedendo che “l’area sessuale” della persona sia occupata da altro, pensiamo a quegli uomini che dichiarano di voler solo amicizia dall’altro sesso per nascondere il timore della relazione o alle donne che negano il proprio desiderio sessuale per non apparire, come recita una certa cultura, di facili costumi. Imparando ad osservare meglio i nostri comportamenti e le scuse che adduciamo per non ammettere le realtà ci possiamo incamminare sulla strada di una sessualità più gratificante perché appagata nella sua essenza. Certamente questa è solo una riflessione per iniziare, il percorso per arrivare alla meta è costituito da piccoli passi quotidiani compiuti senza ostentazione e senza voler fare chissà che: iniziamo ad ammettere almeno a noi stesse quali sono i nostri desideri. Per il momento non serve che gli altri lo sappiano, è già una conquista accettare la realtà per non fingere: almeno tra sé e sé.

 

Maria Giovanna Farina