Promesse mantenute, promesse disattese. Quante promesse facciamo e ci vengono fatte durante la nostra esistenza? Innumerevoli. Ci sono però promesse e promesse: quelle fatte pur sapendo che non saranno mai mantenute e quelle che nel momento in cui vengono espresse si è certi di mantenere. Queste ultime sono quelle fatte ad esempio quando ci si sposa: “Ti amerò per sempre” e in quel momento è difficile che non si sia convinti. Se poi il matrimonio non durerà per tuttala vita, e con esso l’amore, non si può parlare di promessa non mantenuta, nel senso che non c’era l’intenzione di ingannare. Le promesse non mantenute più dolorose sono quelle disattese d aparte delle persone in cui si ripone, o si è riposta, la massima fiducia, mentre poi si rivelano inattendibili. Pensiamo alle figure di riferimento dell’infanzia quali i genitori, i nonni, gli insegnanti: sono le loro promesse non mantenute ad infliggere una ferita profonda nella nostra anima che torna a sanguinare quando qualcuno da adulti ci riserva un simile trattamento. Ecco perché a volte ce la prendiamo molto quando un leader politico, o una figura carismatica, si rivela diverso da come si era presentato: la nostra fiducia è stata un’altra volta ingannata. Anche nei casi più quotidiani, quando ci fidiamo della parola data e facciamo un contratto verbale perché per noi la parola è parola, e poi ci troviamo a doverci ricredere quando l’altro tradisce il patto. Non dobbiamo però dimenticare che anche noi, e non solo gli altri, siamo soggetti al rischio di fare a nostra volta promesse al vento, quindi pensiamo bene prima di promettere!
Vediamo ora qualche strategia per preservarci da pesanti disillusioni:
-Per prima cosa diffidiamo di tutte quelle persone che ci lusingano con la possibilità di ottenere buoni risultati con poca fatica, spesso c’è sotto una fregatura
-Impariamo a credere che un po’ di diffidenza non ci farà perdere il gusto della vita
-L’occhio disincantato viene percepito da chi vende false promesse, il credulone invece viene facilmente captato dai millantatori, quindi impariamo a mascherare almeno un po’ il nostro candore
-Infine non cediamo alla lusinga delle promesse ricattatorie del tipo: “Se farai il bravo, ti premierò…”,queste instaurano un rapporto “viziato” tra le persone ancor più se si insinuano tra genitori e figli durante l’infanzia.
Maria GiovannaFarina