Via alla consulenza legale in ogni regione per la gestione di fido e micio dopo la separazione o il divorzio. L’Aidaa: «Nel 10 per cento dei casi i pet diventano oggetto di contenzioso come i figli» – 2 marzo 2015
Che fine fanno micio e fido quando la coppia scoppia? L’associazione italiana difesa animali ed ambiente, Aidaa, lancia un nuovo servizio dedicato alla gestione post separazione e post divorzio dei problemi legati al futuro degli animali domestici. Saranno venti avvocati, uno per regione, a occuparsi da oggi di dare consulenza legale gratuita alle coppie che non riescono trovare la soluzione per la gestione del pet di famiglia. In Italia, rende noto l’Aidaa, ci sono 14 milioni di famiglie che detengono cani e gatti in comproprietà: ogni anno sono almeno 100 mila le famiglie e le coppie di fatto che possiedono animali che si separano o divorziano e, in almeno il 10 per cento dei casi ad andarci di mezzo oltre ai figli ed ai beni di famiglia sono anche gli animali domestici che diventano motivo di ripicca e di contenzioso. Ecco dunque che parte la consulenza ideata da Aidaa: Si tratta di un servizio dedicato che abbiamo deciso di avviare da quando abbiamo visto che spesso, per le incomprensioni tra coniugi e compagni, ad andare di mezzo sono gli animali di famiglia, spesso contesi, e che, a volte, vengono perfino rapiti, spiega il presidente dell’associazione, Lorenzo Croce. Da qui la decisione di avviare all’interno del tribunale degli animali di Aidaa un servizio dedicato e gestito da avvocati che si occupano anche di diritto di famiglia. Per richiedere il servizio che al momento è solamente online basta inviare una mail a tribunaleanimali@libero.it, raccontando brevemente il proprio caso e lasciando un recapito telefonico in modo da essere contattato direttamente dal legale regionale di riferimento.
Del delicato problema della sorte dei pet dopo la separazione o il divorzio la giurisprudenza si occupa da tempo (cfr. “Gatto collocato presso il coniuge separato con regolamento di spese analogo a quello del figlio minore”, pubblicata il 18 marzo 2013). In Italia sono circa 60,5 milioni gli animali d’affezione, praticamente uno per ciascun abitante , tra i quali 6,95 milioni di cani, 7,48 milioni di gatti, almeno 13 milioni di uccelli, 30 milioni di pesci e più di 3 milioni tra rettili – tartarughe, serpenti o iguane – e piccoli creature, come conigli e roditori. È quanto emerge dall’ultimo rapporto Assalco-Zoomark sul mondo dei pet (cfr. il documento in allegato, le cifre sugli animali da compagnia sono da pagina 83 in poi. Gli animali da compagnia – si legge nello studio – sono sempre più parte della famiglia. Non solo. Il 91 per cento (degli intervistati, ndr) ritiene che gli animali contribuiscano a tenere unita la famiglia ed è sempre una percentuale superiore al 90 per cento a credere che i pet trasmettano gioia e buonumore, contribuendo attivamente a stabilire la serenità in famiglia. Gli effetti benefici sono accentuati tra i più anziani, ai quali il 97 per cento dei proprietari consiglierebbe di vivere con un animale, e tra i bambini, che sono aiutati nelle loro capacità di costruire relazioni dalla convivenza con un animale.