Risponde di maltrattamenti in famiglia la madre che non protegge la figlia dalle avances del suo compagno
Irrilevante il basso livello culturale della donna, per la colpevolezza basta omettere il supporto morale ai ragazzi
Rischia il carcere per maltrattamenti in famiglia la mamma che non protegge la figlia dalle avances del suo nuovo compagno. Il delitto si configura infatti anche per omissione: la serenità familiare va garantita a prescindere dall’estrazione sociale. Lo ha sancito la Corte d’Appello di Trento che ha confermato la condanna nei confronti di una donna che aveva lasciato che il suo nuovo compagno facesse avances troppo pesanti alla giovanissima figlia, non ancora quattordicenne.
In particolare i giudici di merito hanno ritenuto irrilevante che la donna avesse un’estrazione sociale umile e che, aveva sostenuto la difesa, non si rendesse conto dei gesti dell’uomo. Avallando il verdetto del Tribunale i giudici territoriali hanno spiegato che il delitto di maltrattamenti di minore si consuma non soltanto attraverso azioni ma anche mediante omissioni giacché allevare un figlio implica almeno il rispetto della norma di cui all’articolo 147 Cc che impone l’obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole, tenendo conto delle capacità e aspettative e delle inclinazioni naturali.