Roma, 13/15 luglio – Feminism: Le presentazioni della settimana

da | Lug 12, 2021 | Appuntamenti

La memoria vivida. Corpi, genere e violenza in Colombia (1990-2020)

 

Il libro prende in esame i legami fra genere, violenza e memoria nel contesto del conflitto armato colombiano attraverso la ricostruzione e l’analisi di alcune esperienze, come quella della Comisión de Verdad y Memoria de las Mujeres e il progetto Memoria Viva dell'Associazione Reiniciar, che hanno permesso alla memoria di funzionare da vettore di partecipazione, con l’elaborazione di una narrazione propria da parte delle donne sui fatti di violenza.
Collocare al centro della narrazione i propri racconti può significare opporsi a una narrazione vittimizzante, rivendicando il diritto a una progettualità sociale e politica, di vita e non di morte. Il libro mette in luce questi aspetti, raccontati attraverso la lente della microstoria, con interviste a donne del partito della Unión Patriótica.
Due percorsi di memorie militanti che, passando attraverso decenni di storia, arrivino a interrogare il complicato presente della Colombia di oggi.

Di materno avevo solo il latte

Dopo un ricovero urgente in ospedale e una corsa frenetica in sala operatoria Deborah scopre di essere affetta da endometriosi che le annuncia sterilità senza ritorno. Ma inaspettatamente, qualche anno dopo, per un lieve ritardo del ciclo e un test di gravidanza acquistato con molta poca fiducia e incredulità scopre di aspettare un bambino.
Ha inizio, così, per lei un' esplorazione nella “dimensione mamma” ricca di entusiasmo e aspettative.
Subito dopo la nascita di sua figlia Deborah pensa di essere la donna più felice del cosmo, ma la gioia non durerà a lungo poiché busserà alla sua porta interiore la depressione post parto sotto le mentite spoglie di un immaginario serpente sibilante che non perderà occasione di avvelenarle i pensieri e succhiarle lentamente energia.
Con l'intervento di un compassionevole e saggio maestro di Yoga dal passato misterioso, un salotto virtuale di mamme iscritte sul web dai nickname più bizzarri e il catartico bambolotto della sua infanzia, Deborah riuscirà a vincere sulla sua malattia e a trasformare un terrbile veleno in una ottima medicina curativa.