Per star bene con gli altri bisogna prima di tutto stare bene con se stessi. Cosa intendiamo veramente per *star bene con se stessi*? Significa essere in armonia con la parte più intima del /noi profondo/. Stare bene lì, vuol dire stare bene veramente.
Fin dalla nascita dobbiamo dipendere da qualcuno e da qualcosa, la mamma ed il latte sono la nostra fonte di vita e di serenità: quando non mancano queste due cose stiamo bene. Crescendo, le esigenze e i bisogni aumentano e si differenziano, da grandi abbiamo la necessità di molte altre realtà (il denaro per acquistare i beni materiali) e di molte altre relazioni (amicali, sentimentali, culturali, ecc.). Tutto ciò oltre a gratificare il /noi/ crea vari gradi di dipendenza che in certi casi e da certi punti di vista possono arrecarci dei danni.
Se è vero, come diceva Aristotele, che l’uomo vive bene solo in mezzo agli altri, è vero anche che ci si unisce per bisogno, vivere da soli è troppo rischioso e faticoso. Questo aiuto reciproco ci rassicura, ma ci fa perdere competenze: chi di noi sa costruire un coltello, una pentola o un aratro? In questo i nostri antenati primitivi erano più capaci sicuramente. Il discorso si può spostare anche sulle relazioni che la vita in comune ha creato anche a nostro discapito, allora dobbiamo metterci concretamente alla prova. Ad esempio potremmo trascorre una vacanza di qualche giorno senza il nostro partner.
Non suggerisco questa iniziativa per rompere la pace in famiglia, non è un invito ad andare da soli alla ricerca di avventure erotiche, ma l'occasione di vivere un momento di solitudine utile per “testarci”: sappiamo vivere da soli anche quei particolari momenti della giornata come i pasti o l’andare a letto la sera in cui l’essere soli è meno piacevole? Per rispondere non c'è che provare. Saper vivere certi istanti con serenità e autonomia è mettere alla prova quelle risorse che la vita a due ci fa dimenticare. Star bene con se stessi è anche non temere la solitudine, ma viverla come un momento costruttivo per il nostro essere: poi, si sa, in due è meglio che da soli!
Maria Giovanna Farina