Senza rimedio
di Alfonsina Storni
Le Lettere ed. Collana latinoamericana
Introduzione e note di Lucia Valori
Versione di Rosaria Lo Russo e Lucia Valori
Postfazione di Martha L. Canfield
Alfonsina Storni (1892-1938) è una delle voci fondanti dell’espressione femminile del Novecento. Seppe costruire un discorso poetico intenso e personale, nato dall’emozione ma controllato stilisticamente con intelligenza e dimestichezza con le forme espressive dell’epoca. Non ancora trentenne venne insignita prima del Premio Municipale di Poesia e poco dopo del Premio Nazionale di Letteratura. Non sopportava le gerarchie della società patriarcale e disprezzava le donne sottomesse, che chiamava “pecore”, mentre con fierezza si autodefiniva “lupa”. Amata dal grande Horacio Quiroga, sentiva come lui i “disagi della civiltà” e come lui aspirava a ritornare nella natura in una comunione assoluta e redentrice. Come lui inoltre, per evitare l’umiliazione e la sofferenza di una malattia incurabile, scelse il suicidio. La sua tragica morte servì a intensificare l’aura leggendaria che