Concorso Miss Italia 2011: cinque milioni di spettatori sono rimasti incollati alla tv, sfiorando il 26% di share, che è poi quello che conta veramente per gli organizzatori. Dietro lo spettacolo-concorso, si muovono, oltre ai sogni di tante ragazze, moltissimi interessi, e non solo quelli della TV, che comunque deve dimostrare la sua tenuta sui canali privati, ma un vero e proprio ‘sistema’ svariati interessi.
Questa manifestazione, la cui prima edizione si svolse nel 1939 (allora si chiamava ‘Miss sorriso’), sembrerebbe ancora oggi rispecchiare il gusto di un pubblico che, a parte la pausa bellica, lo ha seguito tanto da farlo diventare storia e tradizione italiana.
Il Concorso, negli anni, si è adeguato ai costumi della società italiana e ne ha seguito l’evoluzione. Nel 1950 venne trasmesso in radio; nel 1979, in televisione. Dalle ‘Cinquemila lire per un sorriso‘ del ’39, sponsorizzato da una marca di un dentifricio, il Concorso, ormai trasformato, rappresenta ancora oggi, nell’immaginario collettivo femminile, un sogno che si può realizzare: rappresentare la bellezza italiana.
Quale sia questa bellezza, che è passata attraverso l’evoluzione dell’immagine e della moda, non è chiaro.
Le ragazze-concorrenti del dopoguerra rappresentavano una bellezza giunonica che oggi pare non vada di moda; dunque non è tanto italiana quanto corrispondente ai gusti del momento. Di italiano ci si accontenta della cittadinanza.
Resta comunque un sogno per il quale sono passate tante ragazze e non importa se la bellezza è diventata quasi una divisa, per come viene interpretata e scelta, anche se oggi non vengono più richieste le misure precise di seno-vita-fianchi come nel passato.
Si è trasformato il Concorso, e trasformate sono anche le concorrenti che oggi sfilano sulla passerella con la sicurezza di provette indossatrici, con fisici statuari, bei seni, bel lato ‘b’, ammiccamenti, sorrisi, e per fortuna, qualche volta, sguardi smarriti più che maliardi alla ricerca di un volto amico, di un consenso che sciolga le lacrime sempre pronte.
Talmente radicato nel consenso popolare il Concorso di Miss Italia che ha superato anche gli anni della contestazione femminile, critica per il modo riduttivo con cui venivano usati il corpo e l’immagine della donna. Forse la forza di questo Concorso sta anche nelle personalità di alcune concorrenti, che non a caso ancora oggi si ricordano e che hanno fatto la storia del cinema. Viene da ricordare, in particolare, Silvana Mangano, Gina Lollobrigida, Sophia Loren, Lucia Bosè, Stefania Sandrelli, oltre moltissime altre.
Oggi non sono più in palio cinquemila lire, come una volta, e non sono neanche, o solo, il premio in danaro quello che attira a partecipare al Concorso ragazze di tutte le regioni d’Italia, quanto piuttosto la possibilità che quel trampolino di lancio le avvii verso carriere più remunerative ed interessanti nel mondo del cinema, della tv, della moda e dello spettacolo. E’ il sogno di molte giovani di questi tempi, in cui purtroppo viene ancora dato un valore smisurato all’estetica piuttosto che ad altre sapienti qualità.
Anche quest’anno il concorso si è concluso con una vincitrice, una giovane calabrese, che puntualmente ha versato le sue lacrime di gioia. Il suo sogno si è avverato e tutto, per lei, comincia adesso, fino a quando, l’anno prossimo, dovrà cedere il suo scettro di bellezza ad un’altra sognatrice.