SGD – : FESTIVAL DI SANREMO 2020: DICHIARAZIONI INACCETTABILI DI AMADEUS e PARTECIPAZIONE DI CANTANTI CON TESTI DISCRIMINATORI E LESIVI DELLA DIGNITA' DELLE DONNE

da | Gen 21, 2020 | Appelli, Comunicati

Lettera inviata dagli STATI GENERALI DELLE DONNE A:

Al Presidente Rai, Marcello Foa All’Amministratore Delegato RAI, Fabrizio Salini
Al Consiglio di Amministrazione RAI,: Rita Borioni, Beatrice Coletti, Riccardo Laganà, Igor De Biasio, Giampaolo Rossi
Al Presidente e ai componenti della Commissione parlamentare di vigilanza RAI
Al Vicedirettore Marketing RAI Giovanni Scatassa
Alla Ministra alle Pari Opportunità e Famiglia Elena Bonetti
Al Ministro dello Sviluppo Economico
Stefano Patuanelli
Al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte
Al Presidente della Camera Roberto Fico
Alla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati
20 gennaio 2020

Come cittadini e cittadine e donne degli Stati Generali delle Donne che si occupano da anni del contrasto al sessismo nei media e anche nella televisione pubblica, tenendo conto che grazie al contributo anche dei Comitati Pari Opportunità della Rai e Unico di Garanzia del Ministero dello Sviluppo economico oltre che di moltissime organizzazioni della società civile impegnate quotidianamente nella lotta agli stereotipi di genere, il Contratto di Servizio Pubblico Rai-Mise 2018-2022 è il più avanzato della storia della RAI, si esprime profondo disagio e indignazione in merito alle dichiarazioni sessiste del direttore artistico e conduttore Amadeus nella Conferenza stampa di presentazione del Festival e una grande preoccupazione per le presenze e i ruoli annunciati.
A questo proposito, in piena sintonia con le tante proteste avanzate in questi giorni, chiediamo con fermezza, non essendo sufficiente la dichiarazione ufficiale del presidente Foa che pure va nel senso giusto, che Amadeus venga”sollevato” dal ruolo di direttore artistico del festival e che i ruoli di primo piano NON siano affidati a soli uomini (Amadeus è affiancato da Tiziano Ferro e Fiorello ) e le donne NON siano semplicemente elementi di contorno e che le presenze di artisti siano valutate attentamente respingendo con fermezza chi propone testi come Junior Cally.
Quanto dichiarato e preannunciato da Amadeus, per la prima volta non affiancato dal Direttore di Rete, non è in linea con il Contratto di Servizio Pubblico 2018-2022 per i seguenti motivi:
– non è rispettata la dignità della persona (Principi generali, art.2 punto e);
– non vengono superati gli stereotipi di genere al fine di promuovere la parità e di rispettare l’immagine e la dignità della donna anche secondo il principio di non discriminazione (art. 2 punto g)
– non vengono promossi modelli di riferimento per i minori, femminili e maschili, paritari e non stereotipati (art. 8 punto c)
È completamente disatteso l’articolo 9, che riportiamo integralmente:
Art. 9 – Parità di genere
1. La Rai assicura nell'ambito dell'offerta complessiva, diffusa su qualsiasi piattaforma e con qualunque sistema di trasmissione, la più completa e plurale rappresentazione dei ruoli che le donne svolgono nella società, nonché la realizzazione di contenuti volti alla prevenzione e al contrasto della violenza in qualsiasi forma nei confronti delle donne.
2. Ai fini del conseguimento degli obiettivi di cui al comma 1, la Rai si impegna a:
a) promuovere la formazione tra i propri dipendenti, operatori e collaboratori esterni, affinché in tutte le trasmissioni siano utilizzati un linguaggio e delle immagini rispettosi, non discriminatori e non stereotipati nei confronti delle donne;
b) non trasmettere messaggi pubblicitari discriminatori o che alimentino stereotipi di genere;
c) realizzare il monitoraggio e il relativo resoconto annuale, che consenta di verificare il rispetto della parità di genere nella programmazione complessiva. Il resoconto annuale e' pubblicato nel sito internet dell'azienda ed e' trasmesso al Ministero, all'Autorità', alla Commissione, entro quattro mesi dalla conclusione dell'esercizio precedente.”
Per il contratto di servizio la RAI dove svolgere un ruolo nel proporre un’immagine della donna aderente alla realtà, combattendo gli stereotipi e uno importantissimo nel contrastare la violenza contro le donne.
Si esige quindi che il Contratto sia rispettato, si chiede ai ministri che leggono per conoscenza, ciascuno per le proprie competenze di farsi carico della soluzione e si attende dai vertici RAI una risposta urgente, in mancanza della quale preannunciamo altre azioni a contrasto delle pratiche discriminatorie di genere segnalate e per il rispetto del Contratto di Servizio
Infine si chiede di non inviare al grande pubblico messaggi diseducativi quali “la bellezza e lo stare un passo indietro sono i requisiti richiesti a una donna per fare carriera” oppure i messaggi contenuti nei testi di uno dei partecipanti al Festival.
Riteniamo, come donne, come madri, come insegnanti ed educatori/ici, che la presenza al Festival di Sanremo di Junior Cally sia un messaggio profondamente diseducativo oltre che di incitamento a un atteggiamento sprezzante nei confronti delle donne, un incitamento alla violenza alle donne.
Essendo il Festival un evento con grande ascolto mediatico, questo messaggio volgare e violento non è certo arte e per di più, dato il contenuto di alcune sue canzoni, è una sorta di incitamento all’abuso e alla violenza, per certi versi, forse, contenente anche estremi di reato.
Noi tutte e tutti chiediamo di rivedere la possibilità che Junior Cally partecipi al Festival e che proprio dal palco di Sanremo si diano veri e forti messaggi di contrasto alla violenza maschile di genere.

Primi firmatari:
Fiorella Belpoggi, Bologna
Enzo Favoino , Pavia
Marco Francesconi, Pavia
Ludovica Agrò, Roma
Mirella Ferlazzo, Roma
Laura Moschini, Roma
Andrea Catizone, Roma
Gemma Andreini, Pescara
Isa Maggi, Pavia
Paola Vita Finzi, Milano
Maria Luisa Di Pinto, Tortona
Rosaria Nelli, Chieti
Anna Elena Viggiano, Matera
Angela Travagli, Ferrara
Fabrizia Dalco', Parma
Ketty Carraffa, Milano
Lucia Krasovech – Lucas, Trieste
Melina Martello, Brugherio
Tiziana Iozzi, Chieti
Carolina Profeta, Pescara
Assunta Marinelli, Pescara
Marisa Tiberio
Francesca Rasetta, Pescara
Annamaria Di Rita, Pescara
Emilia De Matteo,
Carla Martorella, Pescara
Sandra Pantalone, Pescara
Pina De Felice,
Federica Di Sangro,
Natascia Tieri,
Teresa Martorella,
Carolina Tiberio
Mariella Berra, Torino
Maria Lippiello, Napoli
Laura Di Pinto, Trieste
Paola Carboni, Sistiana
Liana Dugaro, Trieste
Sabina Passamonti, Trieste
Ornella Urpis, Trieste
Rossella Forlè
Ilaria Pezzali
Marina Merlini, Broni
Giuditta Menganoni, Voghera
Marina Azzaretti, Voghera
Tina Scaraffia
Luisa Cortese, Consigliera di parità, Varese
Stefania Carletti, Consigliera di parità, Oristano
Carmen Fazzi,Consigliera di parità, Cremona
Maria Antonietta Sale, Sassari
Sandra Manca, Sassari
Giuditta Lembo, Consigliera di parità, Campobasso e Isernia
Giulia Maria Cavaletto, Consigliera di parità Regione Piemonte
Cinzia Boschiero, Milano
Maria Teresa Ferrari, Pavia
Alessandra Fiori, Cremona
Daniela Siri, Ferrara
Margherita Cogo, Trento
Roberta Rizzi, Trentino
Annalisa Campomori
Enrica Volpi
Paola Giudici
Franca Bellorio
Laura Froner
Claudia Merighi
Lucia Coppola
Roberta Arcaini
Margherita Taras
Cristina Placidi, Cava Manara
Piero Costa, Belgioioso
Silvana Masiero, Miradolo
Angelo Bandinelli, Santa Cristina
Angela Mariani, Villanterio
Costanza Panigada, Chignolo Po
Enrico Berneri,Monticelli Pavese
Carlo Moretti, Miradolo
Lucia Massaro, Lambrinia
Simona Contro
Santino Marchesini, Santa Cristina
Riccardo Forti
Sonia Belloni
Maria Selena Vitiello
Ivan Tosi
Giulia Mariani, Carbonara Ticino
Serena Baronchelli, Giussago
Pasquale Trimboli
Tina Magenta, Lomello
Valentina Epis