Sì al cognome della madre aggiunto a quello paterno. Modifiche allo stato civile: decide il prefetto
Divorziate e vedove potranno far portare ai figli anche il nome del nuovo marito.
Ci sono anche modifiche allo stato civile e alla disciplina del lavoro interinale nelle decisioni dell’ultimo Consiglio dei ministri. Partiamo dalle prime: il prefetto diventa l’unica autorità decisionale in materia, mentre prima le domande erano sì presentate all’ufficio del Governo nella provincia ma il provvedimento era adottato poi dal ministero dell’Interno; Palazzo Chigi punta a far risparmiare tempo a cittadini e amministrazione. Tre le ipotesi previste per il cambio di cognome. Le tipologie previste sono tre: chiunque potrà chiedere di aggiungere il cognome materno a quello paterno. Il numero di questo tipo di domande è in costante aumento (oltre 400 l’anno). Le donne divorziate o vedove potranno aggiungere il cognome del nuovo marito ai propri figli. A chi ha ricevuto la cittadinanza italiana sarà possibile mantenere il cognome con il quale era identificato all’estero.