Giuliana Pedroli è una giornalista esperta di comunicazione. Una lunga carriera come conduttrice radiofonica nata con le radio libere degli anni ’70, l’ha condotta ad essere la voce di Radio Reporter, emittente del nord Italia. Al suo attivo anche numerose collaborazioni con testate giornalistiche della carta stampata.
Giuliana hai incontrato la sorellanza?
Si, vivo da sempre rapporti stretti con le donne, ne ho bisogno e so anche di ricambiare ampiamente i benefici e i buoni sentimenti che mi danno questi rapporti. Nonostante ami la solitudine, e nella vita ho sempre ritagliato momenti strettamente miei, le amicizie forti con scambi affettivi, culturali, di vita vissuta con le donne per me sono importanti.
Più nella professione o nella vita privata?
Di sicuro più nel privato. Nel mio ambiente (radiofonico e giornalistico) c’è sempre stata molta competizione, per cui la differenza di genere non era importante; chi sgomitava lo faceva comunque. Ma certo, anche lì sono nati rapporti stretti con colleghe, che però si sono tramutati presto in rapporti che continuavano fuori dall’ambiente di lavoro e quindi erano e sono amicizie, affetti, complicità. Non essendo arrivista o competitiva, non creavo invidie e questo mi ha sempre permesso di coltivare rapporti amicali importanti.
Ora, nell’attività di volontariato che mi occupa interamente, la sorellanza con le altre volontarie è divenuto un rapporto esclusivo di scambi reciproci. Ci si confronta, si lavora, si ride insieme e insieme si cerca di superare le difficoltà quotidiane che sono molte.
Nella vita privata ho la fortuna di vivere un rapporto sincero con una sorella vera, di sangue come si suol dire. Se nell’età giovanile a volte prendeva il sopravvento una certa forma di gelosia nei miei confronti, sono la maggiore, nell’età matura il nostro è diventato un sodalizio assoluto, che traspare e va oltre i confini famigliari.
Qual è la tua ricetta per raggiungere una più grande complicità tra donne?
Sicuramente deve partire da un sentire comune, da una simpatia ed un affetto reciproco; poi occorre lavorare sulla lealtà e sincerità assoluta, senza doppi sensi o prevaricazioni.
Ci possono essere alla base bisogni da entrambe le parti; quando ci si sente sereni…il risultato è raggiunto.
Maria Giovanna Farina ©Riproduzione riservata