Regina Resta si definisce una donna che ama la vita e non vuole aggiungere altro, in realtà è molto impegnata in campo culturale. È Presidente dell'Associazione Culturale Internazionale VerbumlandiArt
La tua esperienza di Sorellanza: che tipo rapporti hai sperimentato con le donne nella vita priva e lavorativa?
Non ho avuto un'esperienza molto positiva da questo punto di vista. All’inizio i rapporti sono molto belli, poi con il tempo si deteriorano ma non in maniera drammatica. Subentra però uno spirito di competitività che alla lunga porta le donne ad essere invidiose e gelose. Le amicizie che nel tempo sono andate avanti si contano sulle dita di una mano, mi riferisco a persone che hanno gioito e continuano a gioire dei successi che ho ottenuto. In generale, con le donne c'è la ricerca di amicizia e, anche se il rapporto è solo di semplice conoscenza, la donna è portata a raccontarsi. Una donna che vuole raccontarsi per me è una persona che cerca amicizia e le porto rispetto, soprattutto per la sua vita privata. Alla sorellanza, secondo la mia esperienza, si giunge attraverso il patto di amicizia. Quello che noto e che, non so se consapevolmente o inconsapevolmente, purtroppo in seguito subentrano rivalità.
In generale o sono casi singoli?
Assolutamente non generalizzo, non posso dire che con tutte le donne ho avuto questo tipo di rapporto negativo. Se penso alla mia vita, il rapporto bello con le donne è durato fino alla scuola media, le relazioni iniziano a deteriorarsi con l'età adulta quando ci si apre alla vita, quando iniziano le scelte e c'è chi ha successo, chi ne ha di meno o chi non ce l’ha per nulla. Purtroppo con le donne accade che le capacità sono attribuite all'altro.
In che senso?
L'amico, il collega, il conoscente maschio mi apprezza come donna per quello che riesco a realizzare, mentre con le donne accade spesso che trovino una giustificazione per quello che riesco a fare.
Vuoi dire che tentano di sminuire il tuo operato?
Se riesci è sempre in virtù dell'aiuto o della raccomandazione sminuendo quello che come persona stai facendo. Il merito è di qualcun altro.
Uscendo dai casi particolari e osservando la Sorellanza in generale, anche al di fuori dall'Italia, come la vedi?
Trovo che sia ovunque la stessa cosa. Ho girato, mantengo contatti con altri Paesi europei e al di fuori dell'Europa ma non riscontro sostanziali differenze: per una donna è difficile farsi accettare soprattutto dalle colleghe. Non so perché…
Vorrei tu dicessi alle donne che ci leggono cosa fare per riconquistare il sentimento di sorellanza.
Secondo me la difficoltà nasce da un problema interiore, le donne sono spesso insoddisfatte, poi c'è poca umiltà. Per gli uomini è normale realizzare certi progetti, le donne devono dimostrare che sono capaci. Per le donne manca la meritocrazia, per gli uomini è più facile conquistare spazi…
Concludiamo con una frase che Regina lancia alle donne.
Amatevi di più per amare gli altri.
Maria Giovanna Farina ©Riproduzione riservata