Ci sono in giro tre “ragazzotte” che si ritengono portatrici avanzate dei valori del femminismo. Che anzi lo vorrebbero rinfrescare e rinnovare a modo loro.
Di chi parliamo? I loro nomi? Cosa hanno detto? Cosa fanno?
I giornali hanno dato e continuano a dare loro molto spazio e purtroppo di questi tempi anche le “ragazzotte” fanno notizia-scalpore.
E forse non varrebbe neanche la pena che tutte le donne di cultura femminista si affannino a difendere la storia e il valore storico di quella rivoluzione, il dibattito politico e culturale che ne è scaturito, la libertà e diritti conquistati, il cambiamento relazionale e sociale che ne è seguito sancendo un profondo passaggio dal ‘900 al 2000.
Speriamo piuttosto che il circo mediatico, di cui bisogna dare loro atto sono riuscite a mettere in movimento, abbia fine presto, che non ci siano bis né repliche. Speriamo che i media in cerca di scoop finiscano di riempire con i loro articoli il vuoto che esse rappresentano, che gli editori in crisi di grandi autori non pubblichino i loro deliri, che la crisi dei palinsesti televisivi non dia loro spazio.
Quello che rappresentano, infine, non è neppure un fenomeno di costume ma di malcostume.
Che stravolgendo la portata storica della rivoluzione femminista, la rendono oggi simile a un fenomeno da baraccone, insultando le Istituzioni di cui probabilmente non conoscono né la composizione né la Costituzione che rappresentano. Offendendo le differenze di cui le donne sono orgogliose portatrici nella società, attraverso l’esibizione scostumata di corpo, linguaggio e comportamenti. Imperdonabilmente ignoranti della storia, quella che ha consentito loro la libertà di spargere pillole di stupidità.
Troppo furbe per suscitare una seria riflessione o troppo ignoranti per invogliare a un confronto?
Che siano ragazze sgomitanti in cerca di una scorciatoia per farsi notare? Che siano disposte a cavalcare i valori senza valore del web? Che siano disposte a “denudare corpo e anima? Chissà?
Magari ci esce una particina in un reality, o una vita da influencer, o un profilo OnlyFans , chissà.
Magari si aprirà loro un futuro simile a quello dell’ ex suora, che ha lasciato i voti per assaporare il brivido del consenso televisivo che l’ha cancellata, o ancora impalmare un ricco calciatore, chissà.
Magari diventeranno famose e sapienti e si dovrà farci i conti, chissà.
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