Confermato l'affido esclusivo alla mamma e il supporto psicologico all'adolescente di quattordici anni che rifiuta qualsiasi incontro con il padre – Sentenza, 28 novembre
La conflittualità dei genitori fa sospendere il diritto di visita se non consente “relazioni responsabili”. Ne consegue che va confermato l’affido esclusivo alla mamma e il supporto psicologico alla minore di quattordici anni che rifiuta qualsiasi incontro con il padre.
Sono queste le conclusioni raggiunte dalla prima sezione civile della Cassazione nella sentenza 30826/18 del 28 novembre che ha respinto il ricorso di un padre nei confronti della ex compagna.
La corte d’appello, in un procedimento volto a consentire all’uomo il regolare esercizio della potestà genitoriale, ha confermato la statuizione di affidamento esclusivo della minore alla madre e di sospensione dei rapporti della bambina con il ricorrente.
In particolare i giudici hanno rilevato oltre all’incapacità dei genitori di vivere in termini costruttivi la loro conflittualità anche il persistere del rifiuto dell’adolescente di relazionarsi con il padre, giudicato dalla stessa una figura del tutto marginale e che non si era mai interessato di lei.