Quello di quest'anno è stato un 8 marzo diverso dai soliti, senza convegni, teatri e senza manifestazioni pubbliche.
Gli Stati Generali delle Donne hanno messo subito a disposizione la propria aula virtuale in cui abbiamo realizzato 10 eventi, ogni sera, su ambiti molto diversi ma legati da un unico filo rosso, il tema de lavoro femminile e delle necessarie azioni per creare le condizioni del lavoro stesso. Molte ospiti e una buona adesione. I seminari sono stati messi sul nostro canale You Tube.
L'aula virtuale è stata un luogo simbolico dove riunirsi, conoscersi, confrontarsi, ascoltando storie, esperienze, proposte.
La crisi del Coronavirus è stata al centro dell'attenzione e delle paure di tutte/i ma sappiamo che ogni crisi rappresenta una preziosa opportunità di cambiamento.
Il Coronavirus cambierà il nostro modo di vivere, di relazionarsi e di lavorare e cambierà anche il ruolo che svolgeranno le donne nella società per il raggiungimento di una vera uguaglianza di opportunità per tutte e tutti, per il raggiungimento degli obiettivi dell’agenda 2030 per uno Sviluppo Sostenibile, per prevenire i conflitti, superare le divisioni e affrontare le cause profonde della disuguaglianza, dell'instabilità e dell'ingiustizia.
Molte le traiettorie di riflessione che si sono aperte dopo gli incontri di Ottomarzo on line.
Innanzitutto il ruolo dell'Europa e la Strategia per la parità di genere costellata da un piano concreto di interventi.
Dalle misure di contrasto alla violenza sulle donne, al tema del paygap che impatta da subito le lavoratrici e la correlazione sulle pensioni delle donne, senza dimenticare poi l'attenzione verso la rappresentanza femminile a livelli della politica e in ambito manageriale, attraverso una democrazia partecipata dal basso dove la politica che si riappropria di valori, identità e dignità.
E' nei momenti di difficoltà che le nuove energie e le nuove idee possono permetterci di cambiare prospettiva e di guardare con occhi diversi il tempo presente e rispondere alle necessità con strumenti e programmi forse mai sperimentati.
Le parole che sono più riemerse in questi dieci incontri sono state:
– condivisione
– fare rete
– creatività
– solidarietà
– empowerment e leadership
– donne e territori, sviluppo locale, tra vecchio e nuovo
– emozioni
– donne in movimento
– cambiamento del paradigma
– poter scegliere senza avere paura di mostrare il proprio valore.
– fiducia in noi stesse
– nuove strade per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissate
– fare qualcosa “per…”
– connessioni
– esame di realtà
Abbiamo concordato, tra le altre cose di cui vi scriverò nei prossimi giorni, di:
1 – continuare l'esperienza positiva dell'aula virtuale, diffondendone l'utilizzo nelle sua duplice versione per le donne in difficoltà e per le imprese femminili, attraverso consulenze dirette e seminari da parte delle/degli advisor iscritte/i.
2 – di costituire una Task Force per l'emergenza per supportare la divulgazione delle notizie utili e offrire consulenze e supporto alle persone e alle imprese femminili in difficoltà.
Occorre dare grande spazio di comunicazione a queste attività.
A ciascuna di noi è richiesto di passare dallo storytelling allo storyliving.
Gli SGD sono ccreditati al ministero dell'Innovazione..