STATI GENERALI DELLE DONNE – “FAR RIPARTIRE L'ITALIA CON LE CITTA' DELLE DONNE” – ALFIANELLO 31 GENNAIO 2022, 31 gennaio 2022 ore 17. 30

da | Feb 1, 2022 | Testimonianze e contributi

di Isa Maggi

 

L’Italia è un luogo di innovazione sociale e una scuola di rifondazione di un’economia più sostenibile. E il comune di Alfianello ne è un esempio virtuoso e significativo Oggi rappresentiamo con il Comune di Alfianello,la sua amministrazione e il suo partenariato presentato dalla nostra ambassador Rosaria Avisani alcuni settori e alcune buone pratiche nel sociale, nel turismo, nel commercio, nella cultura,nel #madeinwomanmadeinitaly, in agricoltura e intorno al cibo poiché le donne hanno sempre fornito un contributo essenziale per l'economia rurale e la sopravvivenza della famiglia rurale.

Le donne sono state, e continuano ad essere, tra le più colpite dalle conseguenze socio-economiche della pandemia da Covid-19, che ha aggravato le sempre più evidenti disuguaglianze che hanno determinato e continuano ad imporre loro sfide, sia nella vita privata che in quella professionale.

Intendiamo con oggi portare il focus su una Economia al Femminile per supportare i “7 Principi di Empowerment delle donne” (creati da UN Women e dal Global Compact delle Nazioni Unite) attraverso il progetto le Città delle Donne.

I temi:

1) Promuovere la parità di genere a livello decisionale e di top management

2) Promuovere l’equità tra uomini e donne nell’ambiente lavorativo – rispettare e sostenere i diritti civili e la non discriminazione

3) Garantire il diritto alla salute, alla sicurezza e al benessere per tutte le donne lavoratrici e gli uomini lavoratori

4) Promuovere la formazione e lo sviluppo professionale per le donne

5) Implementare logiche di sviluppo imprenditoriale e pratiche di acquisto e di marketing per lo sviluppo e l’empowerment femminile

6) Promuovere la parità di genere attraverso iniziative comunitarie, patrocini e partnership

7) Monitorare e comunicare i progressi nel raggiungimento della parità di genere.

La nostra visione nasce dal senso di responsabilità delle donne e delle imprenditrici a impiegare la potenza del business, motore trainante dell’economia, al servizio della collettività al fine di migliorare la vita delle persone e della collettività. Fare impresa vuol dire avere un’idea e trasformarla in valore per gli altri/le altre. Le imprenditrici lavorano col cuore e con la passione.

Siamo in un momento storico molto particolare.

Le aziende devono ripensare i loro modelli di business per la ripartenza in maniera più equa e responsabile.

La sostenibilità è la chiave per una trasformazione strutturale, sana e rigenerativa dell’economia e del mondo.

“Peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla” è una frase di Papa Francesco, che con l’enciclica Laudato Sii, i suoi comandamenti “verdi” e la sua teoria dell’ecologia integrale per una rivoluzione trasformativa e rigenerativa.

Il modello di economia al femminile è un nuovo paradigma d’impresa responsabile, etica e sostenibile che valorizza tutta la tradizione italiana di CSR, di economia civile e dei rispettivi “padri nobili”, tra gli altri Stefano Zamagni, Adriano Olivetti, per trasformare le aziende in soggetti che producono valore per la società, per dar vita a una nuova politica economica.

L’imprenditoria femminile contribuisce in maniera significativa al PIL italiano costituendo una risposta importante alla crisi, grazie anche al contributo di competenze e stili imprenditoriali spesso differenti.

Il potenziale imprenditoriale delle donne è un motore di crescita economica e occupazionale molto poco sfruttato.

Occorre favorire la nascita di nuove imprese femminili attraverso il sostegno, la valorizzazione e l’individuazione delle capacità e potenzialità imprenditoriali dei soggetti con maggiore rischio occupazionale favorendone il consolidamento e radicamento sui diversi territori.

Occorre sostenere e valorizzare il capitale umano e le pari opportunità mediante la creazione di nuove leve imprenditoriali all’interno dei diversi settori di attività. Occorre ridurre il tasso di mortalità delle nuove imprese correlato alla carenza dei fattori di conoscenza del tessuto produttivo, di stabilità e di continuità delle nuove iniziative imprenditoriali.

Fondamentale in questo scenario è il ruolo delle pubbliche amministrazioni nelle politiche di gender mainstreaming,nelle incoraggiare, supportare e accompagnare attivamente le politiche aziendali favorevoli ad una migliore armonizzazione tra il tempo per il lavoro e il tempo per le famiglie.

La leadership femminile, coi suoi valori e le sue capacità di comunicazione, collaborazione, resilienza, innovazione, apertura, empatia e cura, è una leva vincente per il cambiamento, la trasparenza, l’equità e la meritocrazia.

Le Città delle Donne, agili, resilienti, rigenerate con lo sguardo delle donne, sono il luogo dove tutto questo si può realizzare.

La nostra mission è quella di ispirare positività e cambiamento, contaminare il mondo di energia virtuosa, e costruire entusiasmo e speranza per co-progettare e anticipare il futuro, in questo momento storico terribile ma meraviglioso, alba di una nuova era di rinnovamento sostenibile.