‘Sul velo. Lettere aperte alle donne musulmane’ di Marnia Lazreg

da | Feb 24, 2011 | Consigli di lettura

"Sul velo. Lettere aperte alle donne musulmane" di Marnia Lazreg
Prefazione di
Concita De Gregorio e Nicla Vassallo
Il saggiatore
ed.

Sottile, spesso, ruvido, morbido. Nero, azzurro,bianco. Può somigliare a un lungo spolverino, o adagiarsi sulle spalle, come nella Velata di Raffaello. Il velo, un pezzo di stoffa, scatena controversie apocalittiche.
Assurge a simbolo ambiguo: di diritti, doveri, eguaglianze, liberazioni, ortodossie, religioni, repressioni, rivoluzioni, tradizioni. Viene denigrato, addirittura vietato, in base a istanze femministe, maschiliste, secolariste, nonché bandito, imposto, tollerato nelle culture cristiane e musulmane. Chi lo indossa per modestia, chi per evitare molestie, chi per affermare la propria identità, chi per convinzione e fede, chi per moda. E chi non lo porta, per sottrarsi a isolamento e sottomissione. Attraverso le storie di Assia, Fatima, Amina e Qama, e Anissa, la sociologa Marnia Lazreg scrive cinque lettere alle donne musulmane, illustrando con rigore le ragioni pro e contro il velo, e ricostruendo con lucidità le manifestazioni del velo nella storia e nelle forme di vita. Nella prefazione a Sul velo, Concita De Gregorio e Nicla Vassallo, invece, riflettono sui tanti veli, reali e metaforici, per comprenderne i significati e gli utilizzi propri e impropri in un mondo in cui gli esseri umani si pongono su piani diversi per diverse appartenenze. Donne e uomini, dunque. Ma spesso donne velate, donne svelate, donne umiliate, donne orgogliose, donne che rifiutano la chirurgia estetica e donne che l’agognano, donne infibulate, donne abusate, donne anoressiche, donne odiate, donne amate, donne nude, donne belle, donne intelligenti, donne che tacciono e donne che parlano, donne che si ribellano. Donne riconosciute, al di là di ogni pregiudizio, non solo etnocentrico

Marnia Lazreg, professore di Sociologia presso l’Hunter College of the City
University of New York, si occupa di sviluppo, geopolitica e questioni di
genere legate all’Islam.