Susanna Tamaro, una scrittrice “diversamente” brava

da | Giu 23, 2023 | Dietro la lente

Nel sito di Susanna Tamaro, donna sensibile e dolce, razionale e profonda, si possono trovare foto e racconti con la voce narrante della scrittrice, di scorci naturali: ruscelli, insetti, suoni e rumori che hanno una melodia propria, ma non proferiscono parola che potrebbe “uccidere” la sua sensibilità e il suo inconscio, farlo soffrire, annientarlo.

La parola per Susanna Tamaro è così densa di introspezione, analitica ma tendente a cercare il positivo, a partire dalla genetica. Come dimostra l’ eredità materna, che le avrebbe fatto sperimentare la sindrome di Asperger, differenziata dai suoi legami originari, annientatori e privi di vera umanità, mentre Susanna si descrive capace di amare ed essere amata.

La scrittura dell’autrice di “Va dove ti porta il cuore”, best seller di tanti anni fa, testo di un lirismo giovanile, soave, sollecitante emozioni positive e leggere, è composta per guardarsi “dentro”, magari per creare storie che esaltano l’autostima e l’autoconsapevolezza, come i suoi bei libri per ragazzi.

Nel suo ultimo romanzo: ”Tutti hanno una stella”, personaggi fantastici, come angeli luminosi e illuminanti la vita, diventano il prodotto di una sublimazione di un mondo interiore, grazie alla forza dell’arte e della tecnica narrativa. La figura degli angeli viene appunto a supportare il suo Altro così elaborato a cui fare riferimento. Un’alterità amica e un aiuto, la cui funzione  di contenimento, con forti riferimenti simbolici è esattamente all’opposto della figura paterna .

Un angelo come un compagno, portato dal soffio di Dio. Un “elan vital”, ovvero un impulso di vita, contrario all’aria mortifera familiare che la scrittrice triestina ha respirato, denunciando a suo modo conflittualità estreme, turbamenti e devianza, ma anche perversione sadica mentale con un essere, il suo, dall’anima di uccellino. Un angelo o la descrizione della natura servono proprio a ricreare e donare anima e senso, animo e vitalità ai suoi legami dell’infanzia, così trasformati, a una realtà difficile e faticosa da vivere, con emozioni bloccate e devastanti, da esprimere con la forza della sua scrittura potente.

Una parte di: “Il tuo sguardo illumina il mondo”, edito nel 2018, ha come fil rouge il terremoto del 1976 in Friuli, che poco viene ricordato in Italia, tessera di un puzzle di momenti di terrore, grande incertezza, solitudine e buio interiore.

La scrittura di Susanna Tamaro è per me, psicoterapeuta psicoanalitica e docente, accattivante, per i miei gusti letterari in cui lo studio della psiche fa da padrone allo svolgere dei romanzi. Lo scrivere della sua vita in modo partecipato ma da osservatrice, fa sì che il suo essere sofferente della Sindrome di Asperger la renda capace comunque di comporre uno spaccato di realtà razionale e attenta, in una scrittura creativa e godibile, in stile nouvelle Recherche du temps perdu, per citare Marcel Proust, l’autore a che ha ispirato Virginia Woolf, per il suo stream of counsciousness.

Mi permetto di proporre la mia ipotesi sulla sua struttura globale psicologica. La personalità di Susanna Tamaro appare come androgina, che ha risolto l’Edipo con una madre dura che preferiva punire, senza ovviamente nessun risultato rispetto alle sue difficoltà psicologiche ed emotive e, in generale, rispetto ad un’educazione con poco amore. Con un padre che ha poco svolto la funzione simbolica paterna, rispetto ai bisogni affettivi di Susanna, un padre dai contorni malati e autoritari.

Molto gradevoli i suoi rimandi a valori come la critica al consumismo, all’egoismo, al  potere, invece molto forte un risalto al senso cristiano e alla giustizia nel mondo.

Che dire infine del suo rimando ad una letteratura diversa da quella classica, forse ormai lontana,  nelle news della cronaca attuale, più fruibile per tutti, che permetta di avvicinare e far crescere la conoscenza,  che si apra  alla sensibilità degli studenti.