Tems, vincitrice di due Grammy, lancia in Nigeria la Leading Vibe Initiative, un programma di formazione per artiste. Un progetto pionieristico che vuole trasformare le donne africane in protagoniste dell’industria musicale, non solo interpreti.
Affermarsi nel mondo della musica in Africa resta una sfida ardua. Tante le barriere da superare, tra queste la mancanza di fondi, infrastrutture adeguate e il peso del sessismo. A farsi portavoce del cambiamento è la celebre cantante nigeriana Tems, classe 1995, balzata agli onori della cronaca internazionale quando a febbraio è diventata la prima nigeriana ad aver vinto due Grammy. Oggi sale sui palchi più famosi (il Coachella 2024 e la finale della Coppa del Mondo per club FIFA nell’estate 2025, per citarne un paio), vantando collaborazioni con artiste del calibro di Beyoncé. All’inizio però, ha raccontato al Guardian, non poteva nemmeno permettersi le basi per le sue canzoni. Riuscita nonostante tutto a coronare il suo sogno di fare musica, Tems ora vuole aiutare altre donne a muoversi nell’industria che per troppo tempo le ha escluse.
Questo mese, riporta il Guardian, la cantante ha dato vita a un programma di formazione Leading Vibe Initiative, un progetto da lei fortemente voluto per supportare e dare visibilità alle donne africane nella musica. L’iniziativa include laboratori, masterclass, e strumenti per superare barriere e migliorare le proprie competenze. La prima edizione si è tenuta a Lagos con la partecipazione di figure affermate dell’industria musicale, con l’idea di organizzare altre edizioni e diventare un nuovo modello formativo in tutto il continente.
Si tratta di un’iniziativa importante che cerca di scardinare le artiste africane da un ruolo secondario nell’industria della musica che ancora spesso ricoprono. L’idea, riporta la medesima fonte, è quello di cambiare totalmente il paradigma: trasformare le donne in decisori e creatrici, non solo performer.
E’ la prima volta che un’artista affermata a livello internazionale scende in prima linea per aiutare altre future artiste ad emergere, avendo vissuto sulla pelle agli inizi le difficoltà di muoversi senza mezzi sufficienti. La spinta più grande è stato rendersi conto di ciò che più l’aveva motivata: “Quando ho iniziato ad avere visibilità, è stato incredibilmente stimolante avere donne che ammiravo – come Rihanna, Adele e Beyoncé – che si connettevano con la mia musica. Il loro riconoscimento ha validato il mio percorso e in alcuni casi ha portato a collaborazioni. Ora voglio dare ad altre donne la stessa piattaforma”, ha detto Tems al Guardian.
Come Leading Vibe Initiative nel continente stanno fiorendo altre realtà che promuovono l’affermazione professionale delle donne africane nel campo della musica. Tra queste, per esempio, in Nigeria c’è l’organizzazione no profit Audio Girl Africa. A Nairobi importante è la Santuri Electronic Music Academy, centro di formazione d’eccellenza per ingegnere del suono e produttrici musicali. Da non dimenticare il contributo di Femme Electronic in Uganda, iniziativa per formare DJ e produttrici donne. Sempre nel continente opera dal 2019 Gender@Work, programma di Music In Africa, si legge su musicafrica.net, che offre formazione professionale, networking e opportunità di lavoro rivolte a donne nel settore della musica.