Che straordinaria coincidenza leggere e lasciarsi ammaliare, proprio il 25 aprile, dallo splendido libro di Chiarastella Campanelli dedicato a Tina Anselmi, partigiana, deputata e ministra.

L’autrice ci offre una straordinaria biografia romanzata di questa grande donna che il Presidente Pertini definì “la ragazza della Repubblica”, che è stata prima una staffetta partigiana con il nome di Gabriella e poi eletta deputata nella nascente Democrazia Cristiana nel 1948. È stata la prima donna a diventare Ministra in Italia, prima al dicastero del Lavoro e poi a quello della Salute, in entrambi ha ottenuti considerevoli risultati. A conclusione della sua carriera è stata nominata da Nilde Iotti, in quel momento Presidente della Camera, alla presidenza della commissione d’inchiesta sulla P2. Una vita, la sua, totalmente dedicata alla Politica con la P maiuscola, al bene pubblico, al miglioramento delle condizioni sociali, al dialogo tra le parti perché “la cosa pubblica è un tessuto connettivo che opera sempre per gli altri”. Superlative le pagine dedicate alla sua amicizia, densa di stima reciproca, con Aldo Moro fino al 16 marzo 1978 e belle quelle con Franca Falcucci e con Benigno Zaccagnini; commoventi i capitoli in cui viene narrata la sua esperienza nella Resistenza e quelli in cui l’autrice racconta il suo interesse per le dure e dolorose condizioni di vita delle filandine della seta: standing ovation!

Complimenti per lo stile narrativo semplicemente perfetto e per l’autorevole e variegato background culturale dell’autrice che ripercorre quasi cinquant’anni della vita privata e pubblica di Tina Anselmi contestualizzandola storicamente con capitoli ad hoc: bravissima!

Concludo con un paragrafo tra i tanti che vorrei estrapolare “Tina iniziava a capire che per raggiungere l’equilibrio era inevitabile mediare tra le conquiste che intendevano realizzare e le possibilità realmente in campo. La politica, come dicava Moro, era l’arte del possibile. E il possibile lei lo vedeva ogni giorno, in potenza appunto: questa sua fiducia sapeva trasmetterla con semplicità a ogni persona che incontrava”: grazie per averci fatto conoscere questa donna straordinaria!

Recensione di Daniela Domenici