Tina Leonzi

da | Giu 13, 2024 | Testimonianze e contributi

Ho avuto il piacere e l’onore di conoscere e frequentare Tina Leonzi grazie a Alba Dell’Acqua (vice presidente MOICA) e l’invito ricevuto per parlare di violenza contro le donne a Matera 10 anni fa. Così Tina è diventata una figura importante nella mia vita professionale per le diverse collaborazioni e presentazioni di miei libri, ma poi ha catturato la mia stima ed il mio affetto per la persona gentile, profondamente umana e amabile. Ora, con gli occhi lucidi e il cuore triste, mi appresto alla commemorazione e al ricordo di una donna che ha creato qualcosa di fondamentale per tutte le donne. Anni fa le chiesi da dove e come le fosse venuta l’idea di fondare nel 1982 il Movimento italiano casalinghe a Brescia nella sua città e lei mi rispose:

“L’idea di un’associazione per le persone che svolgono lavoro non retribuito in conseguenza delle responsabilità familiari è nata da una constatazione e da un’esigenza. La constatazione veniva dai dati dell’Istat che segnavano,  all’epoca ben 13 milioni di donne in condizione casalinga. L’esigenza era ed è di vedere valutato il lavoro familiare nei suoi valori: gestionale, educativo, formativo, assistenziale, morale ed anche economico. Il neo femminismo parlava delle “casalinghe” come persone di serie B, che avrebbero dovuto scomparire nel tempo, sostituite dai servizi sociali funzionanti 24 h su 24. Non condividevo quest’analisi e decisi di fondare il MOICA (oggi denominato MOICA donne attive in famiglia e società APS n.d.r)”.

Queste le sue parole di allora, il suo impegno non è cambiato e fino all’ultimo ha tenuto la rotta della sua associazione che è diventata una grande associazione che copre il territorio nazionale dove nelle varie regioni ci sono donne che hanno preso il testimone e si impegnano per gli stessi ideali. Il MOICA è andato oltre Brescia.

Il MOICA ha fatto la storia delle casalinghe italiane rivalutando la figura del lavoro familiare. Il movimento ha contribuito ad emancipare la figura di moglie e di madre al servizio della famiglia e della comunità contribuendo all’aumento del P.I.L. nazionale, così facendo ha consentito l’emergere del lavoro invisibile dando il giusto valore all’opera femminile nella famiglia. L’esperienza del MOICA è un grande apporto, il movimento fondato dalla Leonzi ha portato anche all’estero la sua straordinaria intuizione. L’impegno dell’associazione ha condotto a smantellare il pesante luogo comune per cui la casalinga è una donna frustrata che vive sciattamente la giornata con “la grande fortuna” di poter stare a casa. La casalinga si etichettava come quella persona che non faceva niente solo perché non andava “a bottega”. Ora sappiamo quanto nulla sia più falso, le donne casalinghe hanno raggiunto la consapevolezza di chi sono, della loro identità e del loro valore. Altro che donne con i bigodini! Basta con i soliti stereotipi che vedono la casalinga, mamma, moglie brontolona e donna delle pulizie senza alcun interesse per il corpo, il look, la cultura e la vita politica della Nazione.

Grazie Tina, non ti dimenticherò e ti ringrazio per la tua amicizia.