PIU’ CONTRASTO ALLE DISCRIMINAZIONI SUL LAVORO IN PROVINCIA DI TORINO
Dal rapporto sui casi 2008: la maternità e la conciliazione dei tempi rimangono il problema centrale per le donne. Segnale positivo: nessuna azione in giudizio, i casi sono stati risolti con intervento di mediazione della Consigliera di Parità.
Sono quasi un centinaio i casi di discriminazione sul lavoro trattati nel 2008 dalle Consigliere di Parità della Provincia di Torino presentati stamane dal Laura Cima (effettiva) e Ivana Melli (supplente) e con l’intervento della Prof.ssa Adriana Luciano che ha curato il rapporto di ricerca.
Riguardano in prevalenza donne con figli, in difficoltà per problemi legati alla difficile conciliazione tra vita e lavoro e, in buona parte, sono stati risolti positivamente grazie alla consulenza specialistica o a un intervento di mediazione nelle aziende delle Consigliere.
Il rapporto “Casi di discriminazione di genere nel lavoro” evidenzia come le Consigliere siano state contattate da più persone grazie alle azioni di promozione attraverso la rete, in particolare con i Centri per l’Impiego, e all’attenzione costante dei Media locali. Ridefinisce, inoltre, altri aspetti del profilo medio dell’utenza: principalmente donna, tra i 30 e 40 anni, diplomata e con un figlio, di nazionalità italiana, residente in provincia più che a Torino.