Certo è che ci sarà capitato di immaginarci situazioni nuove: semplici, complesse, avventurose o addirittura al limite della realtà. Immaginarci di intraprendere il viaggio dei nostri sogni dall’altra parte del mondo o vincere la lotteria oppure ancora amare la donna o l’uomo dei sogni: ecco, proprio di sogni ad occhi aperti stiamo parlando.
In generale si tende a credere che la fuga nel sogno lontano dalla quotidianità sia un modo per non affrontare la vita ma questo è solo un aspetto del fenomeno: certamente chi si crea una vita immaginaria un po’ fugge per trovare consolazione, ma non si tratta solo di questo.
Il fisico-matematico e filosofo Ernst Mach parlava di “esperimento mentale”, un procedimento utile per testare le nostre ipotesi nella risoluzione del problemi. Se ad esempio voglio andare a fare una gita posso immaginare mentalmente il percorso, le vivande da portare, a come vestirmi, ecc. Non è questo un modo per sperimentare e quindi immaginare prima di passare all’azione? Lo possiamo fare anche con un nuovo amore: immaginando come sarebbe amare quella determinata persona, come si comporterebbe in certe situazioni…possiamo già farci un’idea se è il nostro tipo. Se sarà così, saremo più pronti una volta passati all’azione.
Tutto ciò può apparire molto diverso rispetto a quando facciamo fughe dalla realtà per immaginarci chissà cosa o per non affrontare una situazione; invece è la stessa cosa, cambia solo il contenuto del pensiero.
Dobbiamo salvaguardare il sogno e il nostro mondo parallelo sfruttandolo da più e diversi punti di vista perché è una risorsa molto utile all’equilibrio della nostra anima. Senza però esagerare e trascorrerci l’intera vita!
di Maria Giovanna Farina
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