Una provvidenziale mancanza di fissità funzionale

da | Mag 15, 2017 | Quello che le donne raccontano

Normalmente un oggetto viene costruito per un dato scopo, per esempio le posate servono per prendere il cibo o tagliarlo a seconda che si tratti di un cucchiaio, di una forchetta o di un coltello come un tappo serve per chiudere una bottiglia o un barattolo e così via.

Quando usiamo un dato oggetto per lo scopo per il quale è stato ideato e costruito tutto rientra nella norma, ma quando un determinato oggetto costruito per uno scopo potrebbe essere usato per un altro scopo, per esempio il manico di un cucchiaio o di una forchetta che possono essere usati anche per aprire una bottiglia col tappo a corona, non vengono usati perché non sono stati fatti per quello scopo, allora si dice che c’è una fissità funzionale nel modus operandi in chi non sa vedere nelle potenzialità di un oggetto altri modi di impiego.

Ebbene questa piccola premessa per raccontare un fatto accadutomi molti anni orsono in cui mi trovavo, assieme a mio marito e i miei figli, con l’auto su di un traghetto per attraversare uno dei tanti stretti della Danimarca. La traversata sarebbe durata circa un’ora per cui scendemmo tutti dall’auto per andare a sgranchirci un po’ le gambe sul ponte del ferry-boat, dopo circa una ventina di minuti tornammo all’auto e ci accorgemmo che le chiavi erano rimaste all’interno: avremmo per forza dovuto entrare in macchina prima dell’attracco e a prima vista l’unico modo sarebbe stato quello di rompere il vetro, cosa che ci avrebbe causato un grande disagio.

Mio marito non si perse d’animo e cominciò a chiedere agli altri autisti se avessero qualche cosa per aprire la portiera ma l’unica cosa che riuscì a trovare fu il tappo metallico del radiatore di un motore. Lo guardò per qualche attimo poi gli tolse la molla di ferro, la addrizzò stirandola con uno straccio fino ad ottenere un filo di ferro della lunghezza di circa una quarantina di centimetri, piegò un’estremità a mo’ di uncino dopodiché lo infilò nella battuta della portiera e prima che la nave attraccasse riuscì a sollevare il cilindretto della sicura ed aprì la portiera dell’auto, col plauso di tutti gli astanti divertiti e meravigliati da tanta arguzia.

Mnemosine di Max Bonfanti ©Riproduzione riservata