Uno sguardo oltre…in difesa di Cenerentola

da | Gen 7, 2018 | Filosofando

 

Dicitur: la fiaba di Cenerentola è lo spaccato reazionario di un femminile che non vogliamo riportare alla luce: la donna è indipendente e autonoma e per realizzarsi non ha bisogno di essere la moglie di.

Ne sono una convinta sostenitrice e non ho cambiato idea, ma non credo sia giusto buttare via la fiaba di Cenerentola a causa di alcuni aspetti che non ci piacciono. Sarebbe il caso, prima di procedere all’eliminazione, di analizzare i suoi contenuti importanti. Prima di tutto lei era una bambina amata dai genitori che si amavano a loro volta e ciò è alla base di una buona infanzia, poi il caso sfortunato l’ha privata in tenera età di una dolce mamma amorevole e di colpo la sua vita è cambiata. Entra in scena una perfida matrigna. Già, ma chi è stato a farla entrare in casa? Il padre di Cenerentola che con la scusa di fare il bene della figlia ha fatto soprattutto il suo, così aveva una donna a portata di mano per soddisfare i suoi desideri maschili. L’errore è stato tutto suo, era un uomo con le fette di salame sugli occhi incapace di scrutare oltre l’apparenza per scorgere la falsità della matrigna. Una donna avida, narcisista, antipatica e crudele con due figlie al seguito da accasare: dire che quel uomo è stato un idiota è essere gentili. E sulle sorellastre cosa vogliamo argomentare? Due ragazze, come la madre, incapaci di crearsi un futuro se non a carico di un ricco marito, però si tira sempre in ballo Cenerentola perché sposa un principe azzurro.

La matrigna ha fatto di tutto per distruggere Cenerentola, per ridurla in schiavitù e per togliere alla giovane autostima e ottimismo, ma l’indole buona unita all’educazione ricevuta nell’infanzia ha mantenuto integra la ragazza…E tutto quello che sappiamo fare è scandalizzaci se Cenerentola si è sposata con il principe? Con questa lettura parziale non rendiamo omaggio ad una donna che si è sposata per vero amore con un uomo innamorato e in grado di ricambiarla. Cenerentola è un esempio soprattutto per insegnare alle giovani donne la vera ragione per cui sposare un uomo; se poi è ricco, non siamo ipocrite, a nessuna darà fastidio, l’importante è usare questa fortuna per produrre qualcosa di valido e proficuo e non per adagiarsi tra gli ozi di una vita vuota e senza scopo.

Maria Giovanna Farina ©Riproduzione riservata