Dopo la procreazione assistita con l’impianto di gameti non si tratta di introdurre nuove situazioni giuridiche ma di dar copertura nell’interesse del piccolo a un’ipotesi riconosciuta dalla legge straniera – Decreto del 7 gennaio 2015
Deve essere trascritto in Italia l’atto del minore nato all’estero da due donne grazie alla fecondazione medicalmente assistita eterologa con l’impianto di gameti da una donna all’altra: è infatti necessario tutelare in primis l’interesse del bambino, dando copertura giuridica a una situazione prevista dalla legge estera che riconosce entrambe le donne come madri. È quanto emerge da un recente decreto pubblicato dalla sezione famiglia della Corte di appello di Torino .
L’Italia compie un nuovo passo verso le coppie gay con figli (cfr. “Il partner omosessuale può adottare il figlio minore del convivente dandogli il proprio cognome”, pubblicato il 29 agosto 2014).