Via libera al regolamento per le quote rosa nei cda delle società non quotate controllate dagli enti
Entrerà in vigore martedì 12 febbraio il Dpr 251/12 che dètta le regole per assicurare la parità di genere negli «organi di amministrazione e di controllo nelle società, costituite in Italia, controllate da pubbliche amministrazioni, ai sensi dell’articolo 2359, commi primo e secondo, del Cc, non quotate in mercati regolamentati», il tutto in attuazione della novella contenuta dell’articolo 3, comma 2, della legge 12 luglio 2011, n. 120 (il provvedimento è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 23/2013 ed è disponibile cliccando sul link in grassetto). La novella consente di equiparare pienamente le società quotate in Borsa e quelle non quotate. Almeno un terzo dei componenti del Cda, ad esempio, deve essere di sesso femminile. L’obbligo diviene operativo dal primo rinnovo degli organi sociali successivo all’entrata in vigore del regolamento e per tre mandati consecutivi cominciando da una quota inferiore al terzo, ovvero per ora solo un quinto degli amministratori e dei sindaci eletti deve essere del genere meno rappresentato.