Recensione:
Ancora una splendida biografia romanzata di una grande donna, per i tipi della Morellini, questa di Emilia Covini che ha descritto, con passione empatica e dettagliata preparazione Virginia Apgar, una medica specializzata in anestesia ostetrica che ha avuto una “intuizione geniale” e ha inventato l’indice di Apgar, un criterio per valutare le condizioni di salute dei/lle neonati/e subito dopo la nascita che da lei prende il nome; l’ho letto in un soffio e ve lo consiglio vivamente.
Bravissima Covini a regalarci un ritratto a tutto tondo di questa donna straordinaria che ha dedicato la sua vita alla medicina e soprattutto a salvare più neonati/e possibile grazie alle sue acute e attente osservazioni ma che è stata anche una musicista, suonava violino e violoncello, e una sportiva, che ha dovuto lottare con coraggiosa determinazione in quanto donna per ottenere il rispetto per il suo lavoro in ospedale in un ambiente che all’epoca era quasi esclusivamente maschile.
Complimenti per lo stile narrativo perfetto e per i brevi capitoli che contestualizzano geograficamente e storicamente ogni momento della storia e che danno un ritmo velocissimo, in apnea emotiva, al libro: bravissima!!!