Vita di coppia ai tempi della “quarantena”

da | Apr 1, 2020 | Filosofando

di Maria Giovanna Farina

 

L’istituzione del matrimonio sembra essere in crisi visto il numero crescente di divorzi e molte persone si chiedono se ci sia una ricetta per un matrimonio felice e duraturo. Più che una vera e propria ricetta possiamo parlare di riflessioni, riflessioni su che cosa sia il matrimonio e quali siano le condizioni necessarie per una sua buona realizzazione. Alla base del matrimonio c’è un progetto di vita e le prime difficoltà nascono perché non c’è sempre accordo sul modo di vivere e sulle motivazioni che hanno spinto alla scelta matrimoniale. C’è chi si sposa per amore, per interesse, per vincere la solitudine. C’è chi cerca nel partner un amante, un compagno di giochi, un infermiere o un maggiordomo………Se non c’è accordo sulle motivazioni il matrimonio è destinato al fallimento e anche ciò che potrebbe essere superato, come diversità del carattere o di abitudini, diventa un ostacolo insormontabile. La stessa attrazione sessuale può col tempo perdere forza e lasciare delusi.

In questo momento particolare, a causa del virus, la convivenza forzata 24 ore al giorno sta creando difficoltà anche dal punto di vista della relazione di coppia: viene meno il distacco del lavoro fuori casa che consente una rigenerazione, una pausa proficua per la convivenza. Solo la separazione fa nascere il desiderio di rivedersi, fondamentale per tenere viva l'unione. Come fare dunque? Se avete la possibilità trascorrete un po' di ore in una stanza diversa, di uscire per le incombenze a turni, di trascorrere qualche serata in faccende differenti: fatelo per il bene del vostro rapporto.

Il filosofo Hegel sosteneva che il matrimonio è un’unione morale che fa di due persone una sola persona. Questa è una visione parziale e un po' antiquata perché, anche se l'altro ci complementa, nella sua applicazione concreta può portare a delusione e insuccesso in quanto oggi difficilmente si vuole perdere la propria individualità o tanto meno annullare se stessi. Il matrimonio è libertà in due e non l’annullamento della libertà dell’uno o dell’altro; quando tenta di bloccare le aspirazioni e i bisogni dell’uno o dell’altro dei coniugi diventa solo un vincolo formale da cui ci si vuol liberare. Per tenere unita a noi una persona è saggio lasciarla libera di progettare, fantasticare e ideare.