Intervista sui temi dell'omosessualità, aborto e contraccezione della filosofa Maria Giovanna Farina
Siamo fatti per procreare, ma possiamo esserne esenti se non abbiamo mezzi per mantenere i figli. Questo suo pensiero è davvero importante detto da un teologo. Come conciliare il diritto alla genitorialità di cui parla la Chiesa e tanti esponenti politici con l'effettiva capacità di provvedere alla loro sopravvivenza decorosa?
La conciliamo con quella che viene chiamata maternità e paternità responsabile. Anche il Papa recentemente ha usato un'espressione un po' infelice che è quella di non fare figli come conigli.
È infelice ma arriva a tutti, del resto questo è lo stile di Papa Francesco.
Certo con il suo stile tutti capiscono e se le ricordano, questa è la cosa importante. Che esista un diritto/dovere alla genitorialità è indubbio. È un certo senso di giustizia che ci spinge a procreare, qualcuno mi ha messo al mondo ed io procreo perché altri prendano il mio posto. Quelli che io stesso ho generato, questo è quello che l'umanità ha sempre sentito.
Lei aggiunge anche che sono esenti, non solo chi i figli non li può mantenere, ma anche chi procrea in modo differente. La procreazione non è solo geniotorialità.
Certamente, è naturale che sia così. Il pensiero si deve muovere, si tratta di partire dalla procreazione vera e propria per poi dire che questa dimensione conosce della eccezioni. Tra l'altro si aggiunge la preoccupazione di molti per la crisi demografica e qualcuno si sente non portato a mettere al mondo delle creature sapendo a cosa andranno incontro.
Anche perché come vanno le cose nel mondo non ci dà molto da sperare.
Esatto, soprattutto qui in Occidente.
Papa Francesco, come lei riporta, ha affermato in una conferenza stampa “chi sono io per giudicare?” riferendosi all'omosessualità. Secondo lei perché l'omosessualità viene così osteggiata dalla Chiesa Cattolica?
È un dato di fatto che sia osteggiata teoreticamente, dopo di che anche all'interno della Chiesa Cattolica ci sono diverse forme e movimenti: la presenza di omosessuali maschi e femmine è non irrilevante. Certo teoreticamente è osteggiata per due motivi: il primo è dovuto alle radici bibliche, nella Bibbia l'omosessualità è vista come qualcosa di assolutamente negativo sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento. Poi questi testi occorre contestualizzarli, superarli e non stare a considerarli alla lettera come dico nel libro, però di fatto i testi ci sono e hanno contribuito a formare una tradizione spirituale e morale molto intensa. Per secoli e secoli nella Chiesa Cattolica l'omosessualità era concepita e bollata come sodomia. L'altro aspetto oltre a Bibbia e tradizione è una determinata concezione della natura per cui la natura così come si presenta è gestita direttamente da Dio. Il progetto di Dio, così come è scritto nella Scrittura, prevede maschio e femmina e allora laddove si ha un'attrazione per qualcuno dello stesso sesso diventa inevitabile, per questo tipo di mentalità, considerarla come malattia o perversione. Queste sono le radici teoretiche, la prima di tipo biblico e della storia della tradizione, la seconda di teologia della natura che rendono la sessualità, teoreticamente parlando all'interno del cattolicesimo, così ostile, così osteggiata come lei diceva.
Nelle Sacre Scritture sono presenti numerose contraddizioni, le possiamo considerare metafore come affermano molti studiosi o rifarci a ciò che dice senza discuterne?
Ma no, io nel libro lo dico con chiarezza. L'idea di fermarsi alla lettera della Bibbia è qualcosa di inaccettabile. Sono assolutamente convinto che occorra superare l'idea che la Bibbia è la parola di Dio, la Bibbia contiene la parola di Dio e la parola di Dio non è una voce come se Lui parlasse in greco, in ebraico o in arabo. Questa parola di Dio, questa energia effusiva e creatrice, pone ordine all'interno del caos, pone armonia all'interno della caoticità dell'essere, di conseguenza quanto più si sarà conformi alla parola di Dio tanto più si riuscirà ad introdurre momenti di armonia e di relazione all'interno delle persone. Parola di Dio è ciò che fa fiorire la vita delle persone. E allora se una persona nasce omosessuale non lo ha scelto, nessuno sceglie di nascere omosessuale.
Anche se molti dicono sia una scelta.
Non si può scegliere… come quando io da ragazzino sono rimasto attratto da una ragazzina: nessuno sceglie se essere attratto dall'uomo o dalla donna. Se nell'interiorità di queste persone si manifesta una diversa forma di attrazione irresistibile, ovvero una forma di amore di cui abbiamo parlato all'inizio, ciò che è conforme alla parola di Dio sarà quell'atteggiamento che farà fiorire dentro di loro il tipo di attenzione che la natura ha posto dentro di loro.
Il tema dell'aborto che lei affronta sostenendo che una contraccezione fatta bene annullerebbe il problema, mi fa riflettere sul fatto che dovrebbero essere le donne ad occuparsene in parlamento visto che sono le dirette interessate. La loro collaborazione anche all'interno della Chiesa non crede sarebbe un passo avanti decisivo verso la contraccezione
Adesso, visto che sono uomo, non vorrei dire più nulla! Ma certamente, è come dice lei. L'aborto come ho scritto è qualcosa che sarebbe meglio non fare perché quell'esserino, che si trova ad essere chiamato alla vita non ha colpe ma desiderio di venire al mondo, di esserci, andrebbe tutelato. Quindi l'aborto in sé rimane per me moralmente inaccettabile, ritengo oltre sì che una legge che dia la possibilità a chiunque voglia abortire, una cosa che riguarda l'interno del corpo della donna, come giustamente lei diceva, ci debba essere.
Come lei sostiene partiamo da una contraccezione fatta bene e risolviamo alla fonte il problema.
È evidente che la Chiesa Cattolica non potrà essere coerente con le campagne antiabortiste se non prenderà sul serio il discorso contraccettivo perché la prima vera modalità per sconfiggere l'aborto è quella.
Aggiungo che ogni donna anche se atea non desidera abortire, la vita che nasce dentro una donna è un evento straordinario che ognuna percepisce, quindi che si attui una vera campagna contraccettiva!.