Sentirsi ascoltati e vedere esaudite le proprie richieste è una tra le esperienze più belle.
Se non si è presi in considerazione a sufficienza dagli altri, si prova invece un senso di frustrazione che allontana dalla serenità. Tenendo presente che una persona è più propensa all’ascolto e ad acconsentire alle richieste quando è soddisfatta, eccovi tre regole, valide per tutti uomini e donne, per chiedere ed ottenere quello che desideriamo:
– Cerchiamo il momento giusto per proporre il discorso, se il nostro interlocutore è alle prese con un problema o è al telefono, rimandiamo. Il momento giusto lo possiamo anche creare noi
– Siamo gentili, con la gentilezza si ottiene molto di più
– Mettiamoci in ascolto dell’altro con tutti i nostri sensi, ossia cerchiamo di capire cosa ci comunica anche con il corpo. Le posture, la mimica facciale, come stringe la mano, come si veste, sono tutte informazioni utili per aiutarci a capire ciò che non dice con le parole. Ad esempio, quando qualcuno sembra ci stia ascoltando ma continua a fare quello che stava facendo, questo è un indicatore del suo disinteresse.
In generale, non è difficile chiedere se la nostra richiesta rientra nell’uso corrente e se la risposta è quasi automatica. Le cose invece si possono complicare se la domanda esce dalla quotidianità e se la risposta implica una decisione. Bisogna anche considerare che chiedere ci pone in una posizione di dipendenza. Dipendiamo dalla risposta dell'altro, e dipendere non piace a nessuno.
Comunque, se c’è una titubanza di fondo nel chiedere qualcosa a qualcuno, probabilmente esiste la possibilità che la risposta non sia scontata o non possa essere quella che vorremmo. Perché?
Un motivo è che probabilmente pensiamo di non meritarci quanto chiediamo, un altro è che la nostra richiesta ci sembra possa essere troppo onerosa ed infine potrebbe trattarsi di una richiesta già fatta altre volte e ci sembra quindi di esagerare. In tutti questi casi grava l’incognita della reazione dell’altro.
Possiamo ovviare facendo un esame obiettivo della richiesta e chiederci. “E’ mio diritto chiedere ciò che sto chiedendo? È proprio necessario avanzare questa richiesta? Ho qualche motivo per non chiedere?” Se la risposta alle prime due domande è affermativa e alla terza è negativa, allora fate la vostra richiesta senza alcuna esitazione. Altrimenti, beh, allora fate bene ad essere titubanti!
Maria Giovanna Farina – Riproduzione riservata