di Alessandra Palombo L'impagliatrice Con gesti rapidi e decisi, quasi imbastisse un orlo, Beppina, seduta sui gradini, senza sbagliare un nodo, intrecciava, al sole, cordini di paglia o midollino; praticamente per la strada, la sedia sfondata riacquistava...
Memoria
Memoria in versi: La casa della maestra di piano
di Alessandra Palombo C’era silenzio solo alla domenica.Dalle due alle venti, gli altri giorni,ogni ora squillava il campanellosino al dì di giugno che vedevail passaggio del piano verticaledallo studio al salotto rococòper il saggio un...
La memoria in versi: La merciaia
di Alessandra Palombo Marina, bassa e tozza,fu l’ultima merciaiaad abbandonarei bottoni nei barattoli,le lane nei cartoni,le sigarette di cotonenei cassetti polverositra i quali si spostavacon passo da matrona;con lo scialle sulle spalle,uno spillone nella...
La memoria in versi: La maschera
Non era una modella della carta patinata,eppure era una Star, la maschera dell’Astra,la donna con le puppe che tiravano la vestementre con la torcia illuminava i posti liberi.Era, invero, una pioniera degli attuali buttafuoriche zittiva, con la luce e con la...
La memoria in versi: La sarta
di Alessandra PalomboDi casa in casa andavavicino a un vetroa imbastire il suo futuro:un orlo, una tovaglia,con l’ago zigzagando;un ditale sopra il medio,un ciuffo sulla frontee le lenti da vicino. Foto (a.s.): sarta che cuce abito da sposa, anni'50
La verduraia
di Alessandra Palombo Il gomito appoggiato sullo stipite,come un’amazzone, guerriera ardita,la verduraia, impettita e fiera, vigilavale cassette degli ortaggi fuor dalla bottega,così mostrava, in bella vista, oltre la frutta,gran parte del suo seno...






